martedì 12 ottobre 2010

TONIOLO...perche'?

Perche' conoscere Giuseppe Toniolo oggi?...


A conferma della profondita’ del messaggio del Venerabile Giuseppe Toniolo si continua ad affermare in questo tempo da parte del Magistero della Chiesa cio’ che costituiva il cuore dell’idea di Giuseppe Toniolo:
Dio, Cristo Gesu’, la sua Chiesa, l’etica a fondamento dell’ordine sociale organizzato dall’uomo.

Alcune testimonianze.

Nel discorso che il Santo Padre ha tenuto il 17 settembre alla Westminster Hall, ha detto: «Se i principi morali che sostengono il processo democratico non si fondano, a loro volta, su nient'altro di più solido che sul consenso sociale, allora la fragilità del processo si mostra in tutta la sua evidenza. Qui si trova la reale sfida per la democrazia». E poco oltre: «La questione centrale in gioco, dunque, è la seguente: dove può essere trovato il fondamento etico per le scelte politiche».
In queste parole del S. Padre che ho sopra citato, c’e’ l’invito a convincerci che un ordinamento giuridico che si sradichi completamente dall'ordinamento etico non può non divenire mero esercizio di potere [quod principi placuit legis vigorem habet] ed offrire il fianco all'ingiustizia mascherata di legalità. Ed ugualmente, l'esclusione di ogni riferimento a Dio pone l'uomo nella condizione di chi soffre il mal di mare anche in terra ferma. L'adorazione di Dio ...è il principale scudo della dignità dell'uomo... è il rapporto con Dio la chiave di volta di tutto l'arco dell'esistenza; e quando questo rapporto viene negato o comunque ignorato, è l'intera esistenza umana a disgregarsi...
La riflessione che la teologia cristiana dai Padri in poi ha compiuto sulle Dieci Parole, ha compreso sempre più profondamente che esse esprimevano una verità circa il bene della persona, che anche la ragione poteva conoscere. Esprimevano esigenze inscritte nella natura della persona umana.
Da questa comprensione, la modernità concluse alla fine che queste esigenze non avevano bisogno per giustificarsi di nessun riferimento e fondamento trascendente. Esse valgono "anche se Dio non ci fosse".
Questa espulsione della giustificazione teologica ha avuto come oggetto una vera e propria devastazione nella comprensione etica dell'uomo. Si è spezzata la connessione fra l'originaria rivelazione che Dio fa di se stesso e l'inclinazione naturale a fare il bene ed evitare il male.

BOLOGNA, sabato, 9 ottobre 2010 (ZENIT.org).
- Conferenza dal titolo “Le dieci parole dell’alleanza” tenuta il 7 ottobre dal Cardinale Carlo Caffarra, Arcivescovo di Bologna, presso la “Sala della Comunità” della Parrocchia S. Maria della Misericordia a Bologna)
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In una meditazione rivolta ai Padri Sinodali per il Sinodo della Chiesa di Oriente, Benedetto XVI ha paragonato, lunedì 11 ottobre 2010, la spaventosa lotta della “donna vestita di sole” contro l'enorme drago rosso come il fuoco narrata dall'Apocalisse alla lotta che i credenti combattono oggi contro le ideologie e i poteri, inclusi i “capitali anonimi che schiavizzano l'uomo”.
Il Papa Benedetto XVI ha detto:
“Vacillano le fondamenta esteriori perché vacillano le fondamenta interiori, le fondamenta morali e religiose, la fede dalla quale segue il retto modo di vivere. E sappiamo che la fede è il fondamento, e, in definitiva, le fondamenta della terra non possono vacillare se rimane ferma la fede, la vera saggezza”.

CITTA' DEL VATICANO, lunedì, 11 ottobre 2010 (ZENIT.org).