martedì 22 novembre 2011

Cristianesimo e azione politica

Riscoprendo il pensiero di Toniolo.

Analizzando lo scritto di Gianfranco Morra, "Antropologia cristiana e impegno politico", in Studi cattolici, 104 (1969) 755-761, si puo' riscoprire le linee del pensiero di Toniolo circa la questione della fecondita' del cristianesimo sulla persona che agisce sul piano sociale e politico o comunque sull'uomo di azione.

Nella visione cristiana. l'uomo, teso tra eternita' e tempo, escatologia e storia, acquista il senso del proprio essere nel riferimnento a Dio ed agli uomini. Figlio di Dio per adozione e uomo tra gli uomini, ciascuno non si esaurisce nella dimensione storica ne'in quella sociale. Infatti nel mondo egli sta con gli occhi fissi alla salvezza finale anche se vive e si conserva nella societa'. Per la sua trascendenza personale, sta al di sopra di ogni forma culturale e storica, ma anche al di sopra della societa' in cui vive, e riceve da cio' sicurezza di liberta' sull'immanente e garanzia di essere attore della cultura e del progresso sociale. Chiamato ad un destino ultramondano, e' allo stesso tempo,impegnato dalla sua fede a redimere il mondo: egli vive nell'unitarieta' con la societa' e le contingenze storiche, che si sforza di redimere ed elevare al livello della sua dimensione umana proiettata al di la' del tempo in una realta' metastorica, definitiva, trascendente.
La dinamica dell'agire umano e' retta dall'opzione dei fini, affermata secondo un ordine svelato dalla struttura stessa della persona umana: "L'uomo e' veramente un malato di Dio"; " ...Per te ci hai fatto ed il nostro cuore non trova pace finche' non riposa in Te" (Agostino).
Nell'agire umano si impone, allora, un equilibrio tra due tipi di opzione: l'opzione definitvia escatologica, che si rifa' a Dio concepito come Fine supremo e l'opzione provvisoria o subordinata alla prima che si rifa' all'impegno umano, terreno: impegno politico, sociale, civile, scientifico, culturale, economico, tecnico,...
Nella dinamica dell'agire umano si impone allora una gerarchia, cosicche' le scelte operative vanno finalizzate in modo che cio' che e' qualitativamente superiore non venga negato, misconosciuto, distrutto e sacrificato per cio' che e' qualitativamente inferiore. E cio' e' conforme alla struttura della persona umana.
Nel Cristianesimo questa dinamica e' affermata e posta come impegno vitale e operativo per ogni cirstiano.
Il Cristianesimo realizza cosi' in pienezza i parametri umani definiti dalla tensione della persona tra eternita' e tempo e dalla relazione che essa ha verso Dio e gli uomini ed attua la persona umana nel suo essere fine della societa', autonoma, responsabile e libera nel rispetto e conformita'alla legge divina, redimendo attraverso di essa la realta' in cui essa vive.
L'apparente antinomia dell'azione nel provvisorio e dell'azione per il definitivo e' superata dal cristiano nell'assumere l'impegno per il provvisorio come via alla realizzazione del definitivo.
Il Cristianesimmo da' cioe' senso all'essere ed all'agire umano, gli porge una energia nuova, lo eleva e gli dona la capacita' di produrre civilta' imperitura.
( E' il pensiero di Toniolo;vedi "L'Unione cattolica popolare italiana ,1905, p.12 e vedi L'Indirizzo dei Cattolici italiani a Sua Santita' Papa Pio X,pp.65-66; vedi tutto il pensiero di Toniolo).

venerdì 18 novembre 2011

a Pieve di Soligo

Tra settembre e ottobre( 23 settembre e 7 ottobre), si e' attuata a Pieve di Soligo la ricognizione della salma del Venerabile Toniolo,riponendola poi nella sua arca di marmo nella Chiesa.








Furono momenti di intensa preghiera e di viva gioia sapendo che presto il grande sociologo cristiano sara' proclamato beato.