lunedì 7 dicembre 2015

Trattato La Democrazia Cristiana


SCHEDA


Democrazia


Preasentazione del Trattato 

 la Democrazia cristiana.



G. Toniolo. La democrazia cristiana,Roma, Società di cultura, 1900, 8°, 121p.
- Estratto in Riv. Intern. Di scienze soc.,anno V,14(1897)325-369;
Comprende altri due scritti :

              L'odierno movimento cattolico popolare ed il proletariato, Roma, Tip. Unione Cooperativa Editrice,1898, 8°,45 p.   / Estratto in Riv. Intern.scienze soc.,anno VI,16(1898)165-183;373-393;
              Le responsabilità sociali nell'odierno movimento cattolico popolare, Roma, Tip. Unione Cooperativa Editrice, 1898, 8°,18p. /Estratto in Riv. Intern.scienze soc.,anno VI,16(1898)3-18.

Tutto si trova   in

Toniolo Giuseppe, Democrazia Cristiana. Concetti e indirizzi, I, Città del Vaticano, Comitato Opera Omnia di G.Toniolo,1949, pp. 172. Prefazione editoriale di Alcide De Gasperi ,pp.VII-XII.

Reperibile in

  Opera Omnia di Giuseppe Toniolo, Sociologia e problemi sociologici contemporanei,OO. Serie III,vol 2,,Citta’ del Vaticano, Tipografia Poliglotta Vaticana/1949,8° ,XXIII ,345,
 alle  pp 15-172.


           
Occasione

La confusione di idee sul concetto di democrazia diede occasione a questa conferenza divenuta poi uno scritto integrato da altri due. E un'opra indirizzata ai cattolici impegnati nel campo sociale-politico. Tale opera fu promossa anche da un invito rivolto a G,Toniolo da Mons. Radini Tedeschi di svolgere opera di chiarifi­cazione e dal desiderio del Papa Leone XIII0. (Vistalli, Giuseppe Toniolo, Roma, Comitato Giuseppe Toniolo, 1954, 4°,pp. 449-451).

              il fatto.

               I cattolici nella seconda metà del secolo XIX elaborarono, promulgarono e accettarono un programma dottrinale e pratico di riforma della società. Questo programma trovò forma nelle encicliche di Leone XIII0.Da allora il programma sociale dei Cattolici ebbe il suo posto tra i partiti riformatori o agenti in campo socia­le. Ma i Cattolici operanti socialmente, presero due di­rettrici: conservatore dell'assetto sociale passato o rinnovatore. Il bisogno.
               Si sentì la necessità di tro­vare un'espressione sintetica e programmatica che unis­se le menti e l'opera dei Cattolici. Ecco apparire il nome e la idea nuova di Democrazia cristiana.

             I contrasti.

               Correnti secolari si trovarono a cozzare ed a non comprendere la nuova idea, per motivi storici e ideologici,
Era dunque necessaria una chiarificazione filosofica, religiosa, storica. E' quello che compie l'Autore svol­gendo questa tematica:
-  derivazione del concetto di Democrazia.
-  la Chiesa e la Democrazia.
-  l'elemento essenziale e l'elemento accidentale nel concetto.
-  la Democrazia anticristiana.
Questo sforzo di chiarificazione venne poi integrato da altri due scritti che danno all'opera l'aspetto di un triplice trattato con un nuovo contenuto.


                contenuto:

1- Il concetto cristiano della democrazia.
2- L'odierno movimento cattolico popolare e il proletariato.
3- Le responsabilità sociali nell'odierno movimento popolare.

                 Giudizi e loro critica.

Ciò che maggiormente colpisce in quest'opera è il concetto cristiano di democrazia. Su di esso sorsero approvazioni e dissensi.
De Gasperi Alcide così affermava nella prefazione all'opera, pp. VII-XIII: "Toniolo fu portato a definire la democrazia in senso troppo lato e vago, trascurando il carattere politico che la storia le aveva ormai assegnato. Anzi nell'urgenza di opporre allo Stato avvenire socialista un ideale cristiano, valutò forse esageratamente, come tributo di una democrazia futura, gli elementi costitutivi della democrazia comunale e corporativa medievale;  elementi reali e magnifici, ma aspetti luminosi di un'epoca della quale non si erano messi in sufficiente rilievo le ombre".
Toniolo in realtà propone un esempio: rifacendosi alla societa’ medievale, ne presenta le scoperte, realizzazioni e valori, come per dare un esempio, ma distingue bene la sostanza da ciò che è relativo e ambientale, l'assetto sociale e politico cristiano medievale, dall'ordine sociale e politico cristiano per il futuro.
Quanto ad aver trascurato "il carattere politico". Non è esatto. Ne prospetta infatti il necessario divenire con affermazioni che preannunciano assetti politici; sostiene invece l’anteriorità storica di ciò che sta all’origine di questi sviluppi della democrazia; si attiene poi alla concretezza della situazione nella quale egli scrive "Il resto viene storicamente da sé", scriverà Toniolo a Mons. G. Ballerini, ma si esige la "palingenesi cristiana":  "il popolo affrancato, onorato, elevato, educato".( Toniolo Giuseppe, Lettere,2, Città del Vaticano, Ed. Comitato Opera Omnia di G. Toniolo, 1952, lettera n. 184).
Mi pare poi opportuno notare come sarebbe stato troppo superficiale, se Toniolo avesse ridotto la Democrazia nella sua essenza a democrazia politica: un aspetto non è l'essenza di una realtà. La definizione di Toniolo ci dà l'elemento formale della Democrazia: e’ questo che a lui interessa e non gli elementi materiali o concretizzazioni necessarie e successive, che suppone o in parte suggerisce.


Teca delle reliquie  nella chiesa ove riposa il Beato