giovedì 14 febbraio 2013

Il Pontificato



11 febbraio 2013 .
Il Sommo Pontefice Benedetto XVI.mo 
dichiara che si dimettera' il 28 febbraio 2013.
E' un fatto di cronaca. Uno scioc per il mondo, ma un fatto spiegabile nella Chiesa:

Afferma il giurista Manuel Jesus Arroba
(cfr. Zenit 14 febbraio 2013):


 "Ovviamente nell’apprendere qualunque notizia c’è una componente emotiva, quindi, in questo caso c’è stata una notevole sorpresa, unita ad emozione per l’affetto verso la persona di Benedetto XVI. Da “freddo intellettuale”, devo dire di aver provato una certa gioia nel vedere di fatto tradotto in un caso concreto qualcosa che è essenziale per la vita della Chiesa: gli uffici di responsabilità nel governo della Chiesa hanno l’occasione di manifestarsi come un vero servizio. Gli incarichi non esistono per le persone: sono le persone che sono chiamate a svolgere, attraverso gli incarichi, una vocazione alla quale sono stati chiamati dal Signore, naturalmente in questo caso attraverso la mediazione del Collegio Cardinalizio che affida questo ufficio. Ma ha senso mantenerlo solo se si è nelle condizioni di portarlo avanti. Da questo punto di vista ho ammirato l’autenticità vocazionale di Benedetto XVI".



Dice Toniolo:


" Il clero e l'episcopato sono la perenne nobilta' popolana"

"La Chiesa e per essa il Pontificato non e' soltanto una suprema autorita' che, al di sopra della umanita', pronuncia , giudica, assolve, condanna cio' che e' infallibilmente e perennemente vero e falso, buono e cattivo nell'ordine religioso ed etico, ma e' una istituzione concreta e che vive nel seno stesso dei popoli e, con essi, in ogni luogo e momento, soffre, combatte e prega".
L'azione della Chiesa e' avvalorata da una suprema autorita' che, posseduta dalla Chiesa, e' esercitata da chi e' costituito per mandato divino indefettibile in ordine di preminenza autoritativa, magistrale, sacerdotale.
Il pontificato compiendo la sua missione nel seno dei popoli e con i popoli, si manifesta cosi' intrinsecamente e virtualmente democratico: realizza con modalita' sua propria una efficace e verace democraticita'(1), ove il piu' forte e' a servizio del bene comune.
La scelta del Papa Benedetto XVI.mo va vista secondo il pensiero di Toniolo su questa linea
del bene comune, con serenita' costruttiva.




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(1) Toniolo Giuseppe, Democrazia cristiana, Concetti e indirizzi, vol 1, in Sociologia e problemi sociologici contemporanei, vol 2, da O.O. serie III, vol. 2,  pp. 141.,164, 279.

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