domenica 27 dicembre 2020

Natale 2020




foto da "un minuto con Maria"


Il “regalo” che ci ha consegnato Gesù         (da Aleteia)

Come Maria, come Giuseppe e i pastori di Betlemme, accogliamo il sorriso di Gesù, lasciamoci purificare, e potremo anche noi portare agli altri quell'umile e semplice sorriso, che Gesù ci rivolge nella sua prima Venuta tra noi...

" Portate questo augurio ai vostri cari a casa

 – è il pensiero di Natale che rivolge a tutti noi Papa Francesco – 

specialmente ai malati e ai più anziani: 

che sentano la carezza del vostro sorriso. È una carezza".


Il sorriso di Dio è un tutt'uno con la Natività

Quando guardiamo un neonato, osserva il Papa, «siamo portati a sorridergli, e se anche sul suo piccolo viso sboccia un sorriso, allora proviamo un'emozione semplice, ingenua. Il bambino risponde al nostro sguardo, ma il suo è un sorriso molto più “potente”, perché è nuovo, è puro, come acqua di sorgente, e in noi adulti risveglia un’intima nostalgia d’infanzia».

Questo è avvenuto «in modo unico» tra Maria e Giuseppe e Gesù. «La Vergine e il suo sposo, con il loro amore, hanno fatto sbocciare il sorriso sulle labbra del loro bambino appena nato. Ma quando ciò è accaduto, i loro cuori sono stati riempiti di una gioia nuova, venuta dal Cielo».

 «Carissimi – esordisce il Papa – scambiamoci questo augurio, che vale per sempre: a Natale, partecipando alla Liturgia, e anche contemplando il presepio, lasciamoci stupire dal sorriso di Dio, che Gesù è venuto a portare

È Lui stesso, questo sorriso».


Portiamo agli altri questa gioia nuova che viene da Dio, 

il sorriso di Gesù. 

E, anche oggi, il mondo si illuminerà 

come avvenne per la povera stalla di Betlemme.

giovedì 26 novembre 2020

Settimane sociali

 

Beato Toniolo educatore economista sociologo

Le settimane sociali

A Taranto dal 18 al 21 novembre 2020 si è progettato ed elaborato lo strumentum laboris per la Settimana sociale dell’anno prossimo (21-24 ottobre 2021) sul tema „Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro e futuro, tutto connesso”.

 

1907, gli inizi con Toniolo.

La prima Settimana Sociale nel nostro Paese si tenne dal 23 al 28 settembre 1907 a Pistoia, con alcune sessioni anche a Pisa.

Fu promossa dalI’Unione popolare cattolica italiana, guidata dall'economista e oggi beato Giuseppe Toniolo (1845- 1918). Toniolo e il cardinale Pietro Maffi (1858-1931) furono le figure guida.

Nel 1905 in Francia si era già tenuta un' esperienza simile, sulla scia dell'Enciclica di Papa  Leone XIII, "Rerum Novarum".

 

 

Le Settimane sociali, ripetitività

 

Un impegno di 113  anni al servizio  del Paese le Settimane Sociali si sono succedute per oltre un secolo con una certa regolarità, eccetto tre pause. Le prime due legate alle guerremondiali, la terza, la più Iunga, dal 1970 al 1991.

 L’elenco delle edizioni delle Settimane rimanda alle trasformazioni della nostra società. Se per esempio nel 1908 si discuteva di <<Questioni agrarie,

condizione operaia ed educazione», nel 1922, anno della Marcia su Roma, i cattolici si riunivano attorno al tema  <<Lo stato secondo la concezione cristiana».

<<Costituzione castituente» non poteva non essere il tema del 1945, mentre la diffusione della televisione orientava i lavori del1962, su <<Le incidenze sociali dei

mezzi audiovisivi». ll titolo dell’ultima Settimana sociale che si é tenuta a Cagliari nel 2017 é stato <<iI lavoro che vogliamo: libero, creativo, partecipato e   sociale».

 



lunedì 16 novembre 2020

Attualità









 

Una mostra a ricordo della storica traslazione del beato Toniolo


Prorogata sino alla fine del 2020 la mostra di foto storiche Munari dedicata al grande evento della traslazione della salma del beato Giuseppe Toniolo dalla tomba di famiglia in cimitero all'attuale Duomo di Pieve di Soligo

Paolo Ondarza - Città del Vaticano

 

Il grande successo in termini di interesse e di pubblico fin dall’inaugurazione, lo scorso 4 ottobre, ha indotto gli organizzatori della mostra dedicata a Giuseppe Toniolo e allestita nel Duomo di Pieve di Soligo vicino alla tomba del beato, a mantenere aperta l’esposizione fino al prossimo 31 dicembre 2020.

 

La mostra fotografica dedicata a Giuseppe Toniolo nel duomo di Pieve di Soligo

80 anni dalla traslazione

L'iniziativa fa memoria della grande processione di popolo che, ottant’anni fa, il 30 settembre 1940 accompagnò in preghiera il trasporto della salma di Toniolo fino all’allora chiesa arcipretale. Le foto ritraggono l’imponente corteo partito dal cimitero di Pieve di Soligo guidato dall’allora Patriarca di Venezia, cardinale Amodeo Giovanni Piazza, da numerosi Vescovi e trecento sacerdoti, attraversò vie e piazze.

Fino alla beatificazione

Esposte anche immagini della esumazione, traslazione e ricognizione medica sulla salma del beato svolte nel 2011, fino agli scatti della celebrazione di ringraziamento per l’avvenuta beatificazione di Toniolo, avvenuta il 29 aprile 2012 nella Basilica di San Paolo fuori le mura a Roma. La mostra fotografica è stata progettata nell’ambito del Festival della Dottrina Sociale della Diocesi di Vittorio Veneto,: tra le altre attività dedicate alla memoria del grande sociologo ed economista cattolico nel mese scorso a Pieve di Soligo si è svolta la cerimonia di consegna del Premio Giuseppe Toniolo assegnato quest’anno alla Fondazione Opera Immacolata Concezione Onlus di Padova.

Da Vatican news  15 novembre 2020

domenica 25 ottobre 2020

L' eticità dell'economia

 

Nelle Università si riafferma l'eticità nell'attività economica.


L'etica insieme all' estetica permette di raggiungere quella bellezza autenica di cui scrive Papa Francesco nella "Laudato sì". 

Di questo parla nel suo articolo Dal Mas Silvio: " Con Laudato sì l'armadio dei salesiani" in L'Avvenire del 17 0ttobre 2020.(cfr: L' Avvenire, n.17, ottobre 2020, anno LIII n. 247, inserto, p. III.).

L'articolo afferma infatti che nell'Università salesiana IUSVE di Mestre Venezia, Italia, si sta realizzando una novità didattica nel campo dell'insegnamento universitario circa l'inquinamento prodotto dai tessuti usati per la moda. Tale iniziativa è intitolata "L'Armadio etico" ed ha lo scopo di riaffermare l'importanza dell'eticità nell'economia.

Tale attività didattica, promossa dai docenti Bonotto e Saviano, Direttore di Radio Cube, è condotta attraverso corsi in collegamento con una Rubrica della stessa Radio Cube. 

L'importanza di tale iniziativa, che potrebbe sembrare secondaria, sta nel fatto che una Università, come al tempo di Toniolo, vada riaffermando ciò che il maestro sciologo Toniolo affermava: l'eticità necessaria all'economia attuale e di sempre.

Ricorda la prolusione del prof. Toniolo nel lontano 1873 nell'Università di Padova e il suo Trattato di economia sociale e Scritti economici: O.O., Serie II. voll. !-2, lezioni di economia politica, tenute all'Università di Pisa.



Centralità e orientamento della Persona nell'economia .

Le persone, sono loro che formano le società, e le società strutturano una unica umanità, chiamata da Dio adnessere il suo Popolo di elezione (dal Messaggio del Papa per il Patto educativo,rivolto ai Religiosi educatori)12-14 novembre 2020.

Toniolo, un focolarino anzi tempo?

 

Squarci di verità

Toniolo, un focolarino anzi tempo?

No. Un cristiano „doc”!


Un confronto tra l’animo attuale che orienta la Chiesa,

le speranze e gli impegni assunti da persone di buona volontà nel tempo presente 

e il desiderio espresso chiaramente negli scritti dal Beato Toniolo .

 

Dal

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO 

AI PARTECIPANTI AL MEETING ORGANIZZATO 

DAL MOVIMENTO DEI FOCOLARI "NUOVE VIE VERSO L'ECOLOGIA 

INTEGRALE:  A CINQUE ANNI DALLA LAUDATO SI’"  

[Castel Gandolfo, 23-25 ottobre 2020] Da Vatican.va

 

 Dice Papa Francesco nel suo discorso ai CONVENUTI:

Il vostro Incontro, con il tema “Nuove vie verso l’ecologia integrale: a cinque anni dalla Laudato si’ ”, imposta una visione relazionale dell’umanità e della cura del nostro mondo a partire da diversi punti di vista: etico, scientifico, sociale e teologico. Nel ricordare la convinzione di Chiara Lubich che il mondo porta in sé un carisma di unità, confido che questa sua prospettiva possa guidare il vostro lavoro nel riconoscimento che «tutto è collegato» e che «si richiede una preoccupazione per l’ambiente unita al sincero amore per gli esseri umani e un costante impegno riguardo ai problemi della società» (Laudato si’, 91).

 

Tra tali problemi c’è l’urgenza di un nuovo e più inclusivo paradigma socio-economico, che possa riflettere la verità che siamo «un’unica umanità, come viandanti fatti della stessa carne umana, come figli di questa stessa terra che ospita tutti noi» (Enc. Fratelli tutti, 8). Questa solidarietà tra noi e con il mondo che ci circonda richiede una ferma volontà di sviluppare e attuare misure concrete, che favoriscano la dignità di tutte le persone nei loro rapporti umani, familiari e lavorativi, combattendo allo stesso tempo le cause strutturali della povertà e lavorando per proteggere l’ambiente naturale.





La civiltà universale proiettata nel futuro dal Beato Toniolo

ha chiaramente questi risvolti.

Per questo potremmo dire chei il Beato Giuseppe Toniolo

è un Focolarino anzi tempo, 

un profeta del futuro.

venerdì 7 agosto 2020

Per un mondo nuovo




 Papa Francesco ha invitato, all'Udienza generale di mercoledì scorso, 5 agosto, a collaborare con la Chiesa per dare un animo nuovo alla società contemporanea provata da tanti guai e dalla pandemia.
 Lui dice che la Chiesa non ha il compito di fare amministrazione, governo e politica dei vari gruppi sociali organizzati in Stati o Unione di Stati, è compito dei laici e dei loro governanti...Tuttavia ha affermato che la Chiesa ha il compito di illuminarne la volontà e il cuore, l'animo e lo spirito, per compiere in modo più proficuo e migliore il bene comune di ogni società e di tutto il mondo. Ci ha invitati ad approfondire e attuare con Lui le lininee maestre della Chiesa che fanno parte della sua dottrina sociale.
Ci ha esortato a cogliere la verità di questo asserto ricordando alcuni punti basilari e principi guida della Chiesa nella sua dottrina sociale. 


Diceva Papa Francesco:

 la Chiesa ha sviluppato alcuni principi sociali che sono fondamentali (cfr Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, 160-208), principi che possono aiutarci ad andare avanti, per preparare il futuro di cui abbiamo bisogno. Cito i principali, tra loro strettamente connessi: il principio della dignità della persona, il principio del bene comune, il principio dell’opzione preferenziale per i poveri, il principio della destinazione universale dei beni, il principio della solidarietà, della sussidiarietà, il principio della cura per la nostra casa comune. Questi principi aiutano i dirigenti, i responsabili della società a portare avanti la crescita e anche, come in questo caso di pandemia, la guarigione del tessuto personale e sociale. Tutti questi principi esprimono, in modi diversi, le virtù della fede, della speranza e dell’amore.
(Vatican.va,Udienza genereale 5.08.2020).



Il giorno dopo, su Avvenire, il  Vescovo mons.Toso, Salesiano, commentava e riaffermava questa idea con slancio giovanile. 


Da Vatican.va presento la parte interessante  del discorso di Papa Francesco..


E allora ci chiediamo: in che modo possiamo aiutare a guarire il nostro mondo, oggi? Come discepoli del Signore Gesù, che è medico delle anime e dei corpi, siamo chiamati a continuare «la sua opera di guarigione e di salvezza» (CCC, 1421) in senso fisico, sociale e spirituale.

La Chiesa, benché amministri la grazia risanante di Cristo mediante i Sacramenti, e benché provveda servizi sanitari negli angoli più remoti del pianeta, non è esperta nella prevenzione o nella cura della pandemia. E nemmeno dà indicazioni socio-politiche specifiche (cfr S. Paolo VI, Lett. ap. Octogesima adveniens, 14 maggio 1971, 4). Questo è compito dei dirigenti politici e sociali. Tuttavia, nel corso dei secoli, e alla luce del Vangelo, la Chiesa ha sviluppato alcuni principi sociali che sono fondamentali (cfr Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, 160-208), principi che possono aiutarci ad andare avanti, per preparare il futuro di cui abbiamo bisogno. Cito i principali, tra loro strettamente connessi: il principio della dignità della persona, il principio del bene comune, il principio dell’opzione preferenziale per i poveri, il principio della destinazione universale dei beni, il principio della solidarietà, della sussidiarietà, il principio della cura per la nostra casa comune. Questi principi aiutano i dirigenti, i responsabili della società a portare avanti la crescita e anche, come in questo caso di pandemia, la guarigione del tessuto personale e sociale. Tutti questi principi esprimono, in modi diversi, le virtù della fede, della speranza e dell’amore.

 

Termina con un pressante invito:

Nelle prossime settimane, vi invito ad affrontare insieme le questioni pressanti che la pandemia ha messo in rilievo, soprattutto le malattie sociali. E lo faremo alla luce del Vangelo, delle virtù teologali e dei principi della dottrina sociale della Chiesa. Esploreremo insieme come la nostra tradizione sociale cattolica può aiutare la famiglia umana a guarire questo mondo che soffre di gravi malattie. È mio desiderio riflettere e lavorare tutti insieme, come seguaci di Gesù che guarisce, per costruire un mondo migliore, pieno di speranza per le future generazioni (cfr Esort. ap. Evangelii gaudium, 24 novembre 2013, 183)

 

Non sarebbe male ricordare allora la dottrina di Toniolo che rispecchiava i primi passi della Dottrina sociale della Chiesa e che lui arricchiva del suo carisma di sociologo.


sabato 6 giugno 2020

Una nuova cultura per i giovani



Non dimenticatevi mai di queste ultime tre parole:

gratuità, senso e bellezza.

Possono sembrarvi inutili, soprattutto oggi.



Chi si mette a fare una società cercando gratuità, senso e bellezza?

Non produce, non produce.

Eppure da questa cosa che sembra inutile dipende l’umanità intera, il futuro.(Papa Francesco)




Mettiamoci insieme per far scoprire e annunciare e costatare agli altri quella verità che custodiamo dentro di noi e abbiamo ricevuto da Gesù:

donarsi agli altri gratuitamente,
dà il senso alla vita di ogni giorno,
crea quella bellezza che salva il mondo
e fa la società “ che si infutura” (Toniolo).


Questo non garantisce  il guadagno economico all’individuo,
ma non è inutile, è invece essenziale,
perché  da questo dipende la salute dell’umanità intera e futura:
dalla gratuità, dal senso e dalla bellezza.

Gesù,

Papa Francesco,

Dostoevskij

 Monnet

Toniolo
Toniolo deduceva la necessita' di due scelte concrete. La prima, una vita storica ricca di valori (civiltà) posta al servizio degli umili (ordine sociale democratico). La seconda scelta doveva essere quella di vivere Cristo in una società redenta (ordine sociale cristiano): sicché le persone e i gruppi sociali, animati da una sola fede, speranza e amore, costituissero il corpo visibile di Gesù,iniziando già, in germe, ad essere la comunità perfetta dei tempi lontani, quelli ultimi, in cui saremo nell'amore di Dio(ordine sociale di civiltà cristiana).






lunedì 1 giugno 2020

Uomo nuovo

Iportanza del Vangelo per costruire una nuova civiltà umana ...più umana.





Gesù, Amore misericordioso,
io confido in Te!

In questo mese di giugno, veneriamo l'immagine della Divina Misericordia che Gesù stesso ha chiesto di dipingere, spiegandola: 
«Entrambi i raggi uscirono dall'intimo della mia misericordia quando sulla croce il mio Cuore, già in agonia, venne squarciato con la lancia.
Il raggio pallido rappresenta l'Acqua che giustifica le anime, il raggio rosso rappresenta il Sangue che è la vita delle anime. 
Chi venererà questa immagine, non perirà. 
Prometto pure già su questa terra (...) la vittoria sui nemici. 
In punto di morte, Io stesso la difenderò come Mia propria gloria».

...
Sento, inoltre, di dovervi trasmettere una specie di "comando" spirituale ad impegnarvi in una preghiera intensa perché stiamo vivendo un momento decisivo nella storia dell'umanità (!).


Anche san Giovanni Paolo II, nel consacrare il Santuario della Divina Misericordia nel 2002, aveva detto: 

«Perciò oggi, in questo Santuario, voglio solennemente affidare il mondo alla Divina Misericordia. Lo faccio con il desiderio ardente che il messaggio dell’amore misericordioso di Dio si diffonda da questo luogo nel mondo. Si compia la salda promessa del Signore Gesù:
 "da qui deve uscire "la scintilla che preparerà il mondo alla sua ultima venuta"».


Il Signore, con un'efficacia imprevedibile, sta parlando forte e chiaro alla coscienza di tutte le persone del mondo, alle orecchie che non volevano sentirlo, 
che lo negavano,
che orgogliosamente erano convinte di poter 
fare a meno di Dio.

Un imponderabile e invisibile virus ci sta chiamando a giudicare la nostra vita. 
Le persone muoiono come foglie d'autunno; 
anche un centinaio tra preti e religiosi sono morti
.
Ne può scaturire la disperazione per chi è nella solitudine e non è sostenuto dalla fede; oppure il fanatismo religioso di chi ha un'idea così storpiata di Dio da pensare che questo sia un suo castigo. 

Noi invece invochiamo lo Spirito Santo perché ci illumini per mettere seriamente in discussione i criteri sociali ed economici su cui abbiamo basato le nostre relazioni umane perché
 speriamo che possa nascere un uomo nuovo, 
che si ispiri ai valori del Vangelo nel creare una nuova socialità, 
un credente che giudichi le cose che sono veramente importanti per la vita, per la famiglia, per i figli, 
e decida di non tornare ai vecchi comportamenti gaudenti e superficiali.


Ciascuno di noi deve verificare 
se le scelte concrete della vita di tutti i giorni sono scelte da innamorati di Cristo che lo testimoniano ai familiari e a tutte le persone che incontrano.
O se ci siamo costruiti una routine di pratiche religiose ineccepibile e un po' anonima che non trasmette amore e speranza.
Don Ferdinando Colombo
...
In questo mese di giugno preghiamo così:

Dio, Padre misericordioso,
che hai rivelato il Tuo amore nel Figlio tuo Gesù Cristo,
e l’hai riversato su di noi nello Spirito Santo Consolatore,
Ti affidiamo oggi i destini del mondo e di ogni uomo.
Chinati su di noi peccatori, risana la nostra debolezza,
sconfiggi ogni male, fa' che tutti gli abitanti della terra
sperimentino la tua misericordia,
affinché in Te, Dio Uno e Trino,
trovino sempre la fonte della speranza.
Eterno Padre,
per la dolorosa Passione e la Risurrezione del tuo Figlio,
abbi misericordia di noi e del mondo intero! Amen.
(San Giovanni Paolo II)


E Papa Francesco ci ricorda:

"Dalla Pandemia o si esce migliori 

o si esce peggiori" .

venerdì 17 gennaio 2020

Giovani del futuro








Oggi si cerca di realizzare un clima di formazione solida dei giovani, animata da principi e valori perenni illuminati dalla fede Cristiana, come appare da una dichiarazione di un grande realizzatore di un centro universitario di formazione quale è lo IUSVE di Venezia Mestre (Italia).




Giovani preparati.

“Noi educatori salesiani dobbiamo continuare a creare un
ambiente supportivo per aiutare i giovani, particolarmente
quelli più poveri ed emarginati, a realizzare la propria
crescita e un vero impegno sociale.... Per farlo, dobbiamo
creare un clima di responsabilità condivisa facendo uno
sforzo per promuovere processi democratici in cui i giovani
possano giocare un ruolo attivo e decidere.  Ispirati dalla
dottrina sociale delle Chiesa, noi dobbiamo incoraggiare i
giovani ad assumere responsabilità e a prendersi cura degli
altri nel proprio ambiente nel nuovo mondo globalizzato.
Attraverso ciò i giovani saranno in grado di comprendere il
concetto di “bene comune” e la necessità di ingaggiarsi in
questo servizio”(D. Walter Cusinato).




Ieri

La vita e l’attività del grande sociologo e cristiano , il Beato Giuseppe Toniolo, aveva aperto lo sbocco a questa linea formativa dei giovani.

Dopo lo scioglimento dell'Opera dei Congressi era il tempo della ricostruzione della compagine delle forze cattoliche: rieducare, riunire. Il compito era di Toniolo, che aveva riacquistato fiducia presso il Pontefice. Di fronte allo smarrimento generale e alla sfiducia diffusa, Toniolo operò pazientemente: sorse l'Unione dei cattolici, federazione che riannodò le forze cattoliche in Italia e fece da anello. Essa fu un fatto compiuto nel 1906. Risultò formata dall'Unione popolare, di cui Toniolo fu il primo presidente; dall'Unione economica; dall'Unione elettorale; e dalla Gioventù Cattolica Italiana.
Le prime iniziative promosse dall'Unione popolare furono quelle per la libertà dell'insegnamento e le settimane sociali: riunioni di studio e di dibattito sociale aperte a tutti i cattolici.
La prima settimana sociale fu tenuta a Pistoia nel 1907. Attirò le ire dei socialisti che giunsero a far prendere a sassate la coppia Toniolo. Ma una pioggia di fiori gettati dal popolo li ricopriva quella sera, mentre rincasavano incolumi.
Nel 1910 la missione di Toniolo nell'Azione Cattolica parve compiuta. Egli si ritirò al suo posto di studioso e animatore degli studi cattolici, lasciando ogni presidenza.

Continuò tuttavia ad essere maestro all'azione cristiana per i giovani che lo raggiungevano nel recesso alpestre di Vezza d'Oglio. In quei convegni si faceva promotore tra i giovani di ideali cristiani, distruggendo il pessimismo, trasformandoli in persone rinnovate, pronte all'azione e, ben presto, iniziatori di essa.

Tra quei giovani vi fu Alcide De Gasperi.



 Oggi

Il desiderio di giovani preparati e formati a creare un mondo più umano
rimane sempre vivo nell’invito del Papa Francesco ai giovani di entrare nel modo sociale e politico formati e coraggiosi, ricchi di un speranza che non muore e di sogni che si avvereranno(1 )




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(1) cfr. CHRISTUS VIVIT ,ESORTAZIONE APOSTOLICA POST-SINODALE DEL SANTO PADRE FRANCESCO AI GIOVANI E A TUTTO IL POPOLO DI DIO.