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venerdì 11 novembre 2022

La dottrina sociale della Chiesa


 La dottrina sociale della Chiesa ha ispirato e continua a ispirare la vita e l'attività umana ed in particolare il lavoro umano nella società, nelle società, nel mondo intero che opera, vive e che vivendo opera.

I motivi e principi operativi che guidano l'azione hanno una prospettiva spirituale in quanto l'uomo per la somiglianza con Dio, donatagli da Dio stesso suo Creatore, quando opera, agisce in nome di Dio e orienta le sue azoni verso di Lui.

Lo spirito tuttavia è animato dalla carità, senza di cui risulterebbe vuoto di ogni somiglianza con il Creatore, " come un cembalo sonante". 

Da ciò deriva che ogni azione sociale e politica è carità, è amore di fatto.

Per questo il Beato Toniolo indicava nell'amore cristiano e nell'Eucaristia                 la spinta per ogni azione di civiltà.(1)

Per questo il grande sacerdote e uomo politico quale era Don Lugi Sturzo diceva: "La mia missione è stata quella di portare la spiritualità nella vita politica". E chi lo conobbe da vicino poté affermare: " Fu colui che, in forma organizzata condusse i cattolici italiani alle più alte responsabilità politiche, dopolunghi decenni della grande assenza...Colui che seppe indicare le strade concrete per l'azione coordinata della Chiesa e dello Stato, ciascuno sovrano nella sfera della propria competenza" (suor Candida Giudici). 

Don Luigi Sturzo affermava: " La politica in sé è un dovere civico, un atto di carità verso il prossimo"(2)

Igino Giordani disse di lui: "Contemplava la politica dall'Eterno: vorrei dire dall'altare".

Il prof. e onorevole  Ferdinando D'Ambrosio affermava con sicurezza: "Con ardore incomparabile ha voluto che la città dell'uomo sorgesse nella luce della città di Dio". E aggiungeva: "Un'ansia di missione lo condusse al sacerdozio, così come la miseria del popolo lo condusse a scendere in politica".

In verità la dottrina sociale della Chiesa ci porta a comprendere che ogni cambiamento benefico nella dimensione materiale, sociale, politica e di civiltà riguardante la realtà, le persone, la vita umana è direttamente collegato alla trascendenza ed è una chiamata a collaborare ad un progetto divino e a fare passi ulteriori secondo il disegno di Dio a favore di tutta l'umanità che ha in Cristo la misura dell'uomo perfetto.




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(1) G. Toniolo,Introduzione all'economia sociale: Opera Omnia, Serie II.a, vol. 2, pp. 3 sgg.

(2) Mons. L. Giuliani, Don Luigi Sturzo Uomo di Dio, Testimonianze, Roma 1999, 2.a edizione Tipar, pp.15-16. (Mi sono servito di questo scritto per documentarmi sulla persona di Don Luigi Sturzo). Vedi anche Pensieri spirituali di Don L. Sturzo, la Nuova cultura ed., Napoli, 1969, pp.7-10.






mercoledì 4 maggio 2022

La Chiesa chiama i Cattolici alla politica e alla scienza sociale

 


I Cattolici devono essere attivi nel sociale.

Toniolo ne era convinto come appare da un suo scritto intitolato "Della storia come disciplina ausiliare delle scienze sociali" . Studi storico sociali su vari autori, 1891.

Questo lavoro è presente nell'opuscolo: "Dei  remoti fattori dela potenza economica di Firenze nel medio evo. E scritti stori", edito nell'Opera Omnia di Toniolo nel 1952, di cui ne do la scheda.



Storia - Scienze sociali

 Della storia come disciplina ausiliare delle scienze sociali,/Introduzione/ A. Main — A. Toti, Studi storico sociali intorno a S. Gregorio Magno, Siena, Tipografia. S. Bernardino, 1891, 16°.

 

in

Giuseppe Toniolo,

Dei remoti fattori della potenza economica di Firenze

nel medioevo. E scritti storici,

Città del Vaticano, Ed. Comitato Opera Omnia di G.Toniolo,1952,

pp. 321-428

 

da

Opera Omnia di Giuseppe Toniolo,Serie I,

Scritti storici, vol. 4, Città del Vaticano, 

Tipografia Poliglotta Vaticana /, 1952,

pp. XXIII - 549, 1891: 0.0., serie 1, vol. 4, pp. 39-428,

Occasione:

 La volontà di costruire una scienza enciclopedica,

a cui competerebbe formulare la legge dell'incivilimento.

Lo muoveva la convinzione di vedere la storia come ausiliaria dell’economia.

 

Contenuto: 

Le leggi dell'ordine sociale e dell'incivilimento sono date dalla natura e dai fini della società (p. 392), ma ecco la novità: mentre il dato storico promuove la formazione delle leggi seconde dell’incivilimento, nel medesimo tempo rivela nella storia la presenza di un piano Provvidenziale necessario (p. 293).

Di qui l'importanza delle  ricerche storiche e del loro metodo, per dare corpo e solidità alla scienza della sociologia.Ecco allora i vari tipi di ricerca storica pertinente:

storia politica,

storia del diritto,

storia dell'economia-etica,

storia sociale.

La storia sociale ha un predominio sulle altre, raggiunge

infatti  „il filo della storia dell'incivilimento"(p.405).

Questo fa sì che essa divenga „storia dell’incivilimento!

Se ciò é riconosciuto dai vari sistemi di sociologia, vi è

tuttavia un problema: essi non sono concordi nell'impostazione

di tale storia della civiltà. Il motivo è il principio filosofico

che li guida: in particolare il materialismo e l'evoluzionismo

materialista.

La soluzione è una storia che si opponga all'idea materialista

e che riveli come "le vie della Provvidenza nel mondo

umano, ossia il procedimento nei secoli del libero volere

degli uomini sotto la guida del volere sovrano di Dio"(p.413}

sia la Vera storia: cioè "la storia etico-sociale, in cui la

libera e feconda energia dello spirito umano sotto il governo di Dio risplende e trionfa"(p.414). Essa rivela il compito

della storia attraverso l’influsso della religione cattolica e

attraverso la Chiesa e il Pontificato(pp.416 - 428).

L'affermazione conclusiva è dunque questa:

esser necessaria una sociologia storica ed etico-spiritualista;

nondimeno “non solo spiritualista, ma cristiano cattolica (p.427).

Tanto più che l’alfa e l'omega della storia e della civiltà con essa

è il Cristo, ma pure la "sua estensione nel tempo“: la sua Chiesa !

 

 

Valore dello scritto:

 Era l’espressione della sua viva consapevolezza della urgente necessità che i cattolici, in particolare quelli italiani, si dedicassero attivamente alla storiografia e, via via, maturando i tempi, alla politica.

 

 


 


venerdì 29 gennaio 2021

La fraternità nell’universalità.

 

 fraternità e universalità.







Il magistero 

attuale 

(Papa Francesco)


Nell’Enciclica Fratelli tutti Papa Francesco ci invita ad agire insieme, a far rinascere in tutti «un’aspirazione mondiale alla fraternità» (n. 8), a sognare insieme (n. 9) affinché «di fronte a diversi modi attuali di eliminare o ignorare gli altri, siamo in grado di reagire con un nuovo sogno di fraternità e di amicizia sociale...» (n. 6).




Il Beato Giuseppe Toniolo

Nei suoi scritti e nella sua opera intera, nei suoi insegnamenti e nel suo modo di vivere Toniolo ci invita ad agire insieme, a far rinascere in tutti «un’aspirazione mondiale alla fraternità», a sognare insieme affinché «di fronte a diversi modi attuali di eliminare o ignorare gli altri, siamo in grado di reagire con un nuovo sogno di fraternità e di amicizia sociale...», cioè nella democrazia che si ispira al Vangelo e promuove una cultura ed una civiltà universale che è fraternità, promozione della persona, miglioramento del suo vivere in società,  interesse e cura del più debole  e attenzione e cura dell’ambiente di vita che è il creato intero.


Duomo di Treviso



Natura attorno alla città: il Sile a TV







Natura sul Sile TV









Cittadini solidali e degni: D. Polo-Mogliano V. TV


sabato 6 giugno 2020

Una nuova cultura per i giovani



Non dimenticatevi mai di queste ultime tre parole:

gratuità, senso e bellezza.

Possono sembrarvi inutili, soprattutto oggi.



Chi si mette a fare una società cercando gratuità, senso e bellezza?

Non produce, non produce.

Eppure da questa cosa che sembra inutile dipende l’umanità intera, il futuro.(Papa Francesco)




Mettiamoci insieme per far scoprire e annunciare e costatare agli altri quella verità che custodiamo dentro di noi e abbiamo ricevuto da Gesù:

donarsi agli altri gratuitamente,
dà il senso alla vita di ogni giorno,
crea quella bellezza che salva il mondo
e fa la società “ che si infutura” (Toniolo).


Questo non garantisce  il guadagno economico all’individuo,
ma non è inutile, è invece essenziale,
perché  da questo dipende la salute dell’umanità intera e futura:
dalla gratuità, dal senso e dalla bellezza.

Gesù,

Papa Francesco,

Dostoevskij

 Monnet

Toniolo
Toniolo deduceva la necessita' di due scelte concrete. La prima, una vita storica ricca di valori (civiltà) posta al servizio degli umili (ordine sociale democratico). La seconda scelta doveva essere quella di vivere Cristo in una società redenta (ordine sociale cristiano): sicché le persone e i gruppi sociali, animati da una sola fede, speranza e amore, costituissero il corpo visibile di Gesù,iniziando già, in germe, ad essere la comunità perfetta dei tempi lontani, quelli ultimi, in cui saremo nell'amore di Dio(ordine sociale di civiltà cristiana).






lunedì 1 giugno 2020

Uomo nuovo

Iportanza del Vangelo per costruire una nuova civiltà umana ...più umana.





Gesù, Amore misericordioso,
io confido in Te!

In questo mese di giugno, veneriamo l'immagine della Divina Misericordia che Gesù stesso ha chiesto di dipingere, spiegandola: 
«Entrambi i raggi uscirono dall'intimo della mia misericordia quando sulla croce il mio Cuore, già in agonia, venne squarciato con la lancia.
Il raggio pallido rappresenta l'Acqua che giustifica le anime, il raggio rosso rappresenta il Sangue che è la vita delle anime. 
Chi venererà questa immagine, non perirà. 
Prometto pure già su questa terra (...) la vittoria sui nemici. 
In punto di morte, Io stesso la difenderò come Mia propria gloria».

...
Sento, inoltre, di dovervi trasmettere una specie di "comando" spirituale ad impegnarvi in una preghiera intensa perché stiamo vivendo un momento decisivo nella storia dell'umanità (!).


Anche san Giovanni Paolo II, nel consacrare il Santuario della Divina Misericordia nel 2002, aveva detto: 

«Perciò oggi, in questo Santuario, voglio solennemente affidare il mondo alla Divina Misericordia. Lo faccio con il desiderio ardente che il messaggio dell’amore misericordioso di Dio si diffonda da questo luogo nel mondo. Si compia la salda promessa del Signore Gesù:
 "da qui deve uscire "la scintilla che preparerà il mondo alla sua ultima venuta"».


Il Signore, con un'efficacia imprevedibile, sta parlando forte e chiaro alla coscienza di tutte le persone del mondo, alle orecchie che non volevano sentirlo, 
che lo negavano,
che orgogliosamente erano convinte di poter 
fare a meno di Dio.

Un imponderabile e invisibile virus ci sta chiamando a giudicare la nostra vita. 
Le persone muoiono come foglie d'autunno; 
anche un centinaio tra preti e religiosi sono morti
.
Ne può scaturire la disperazione per chi è nella solitudine e non è sostenuto dalla fede; oppure il fanatismo religioso di chi ha un'idea così storpiata di Dio da pensare che questo sia un suo castigo. 

Noi invece invochiamo lo Spirito Santo perché ci illumini per mettere seriamente in discussione i criteri sociali ed economici su cui abbiamo basato le nostre relazioni umane perché
 speriamo che possa nascere un uomo nuovo, 
che si ispiri ai valori del Vangelo nel creare una nuova socialità, 
un credente che giudichi le cose che sono veramente importanti per la vita, per la famiglia, per i figli, 
e decida di non tornare ai vecchi comportamenti gaudenti e superficiali.


Ciascuno di noi deve verificare 
se le scelte concrete della vita di tutti i giorni sono scelte da innamorati di Cristo che lo testimoniano ai familiari e a tutte le persone che incontrano.
O se ci siamo costruiti una routine di pratiche religiose ineccepibile e un po' anonima che non trasmette amore e speranza.
Don Ferdinando Colombo
...
In questo mese di giugno preghiamo così:

Dio, Padre misericordioso,
che hai rivelato il Tuo amore nel Figlio tuo Gesù Cristo,
e l’hai riversato su di noi nello Spirito Santo Consolatore,
Ti affidiamo oggi i destini del mondo e di ogni uomo.
Chinati su di noi peccatori, risana la nostra debolezza,
sconfiggi ogni male, fa' che tutti gli abitanti della terra
sperimentino la tua misericordia,
affinché in Te, Dio Uno e Trino,
trovino sempre la fonte della speranza.
Eterno Padre,
per la dolorosa Passione e la Risurrezione del tuo Figlio,
abbi misericordia di noi e del mondo intero! Amen.
(San Giovanni Paolo II)


E Papa Francesco ci ricorda:

"Dalla Pandemia o si esce migliori 

o si esce peggiori" .

giovedì 16 gennaio 2020

In margine al pensiero di G. Toniolo.


Il vero progresso

In margine al pensiero di G. Toniolo.
 
Pregando alla tomba del beato



Progresso

C’è un progresso o un sottosviluppo “spirituale” che sono ben diversi dal progresso e dal sottosviluppo tecnologico o materiale. Una società che rifiuta la vita prima che nasca e alimenta una cultura abortista è una società non sviluppata secondo il piano di Dio, tanto in Europa come altrove. Una società che sfrutta i lavoratori in fabbrica senza ferie né mutua non è una società sviluppata secondo il piano di Dio, in qualunque parte del mondo ciò avvenga. Una società dove si pensa che al mondo ci siano troppe persone che non servono a niente, mentre il lavoro può essere affidato a macchine ben sviluppate che obbediscono ciecamente, non è una società sviluppata 
secondo il piano di Dio.





Esiste davvero uno sviluppo morale o, all’opposto, un sottosviluppo morale. L’azione cristiana riguarda tutto l’uomo e dunque s’interessa alla promozione di tutto ciò che gli giova, ma mira essenzialmente alla “scienza del cielo”, ossia a trasmettere l’orizzonte autentico del definitivo, ad aprire lo spazio dell’incontro con Dio, con il suo amore, la sua grazia, la sua verità.
L’offerta di un tale contributo, peraltro, si rivela anche uno dei fattori fondarnentali per lo sviluppo terreno.

 Senza poter in alcun modo confondere il Vangelo con un progetto politico predefinito, bisogna riconoscere che lo sguardo cristiano sulla realtà è capace di ispirare una visione sociale ricca e costruttiva, veramente degna dell’uomo.

(A. Bozzolo, I sogni di D. Bosco, M. Ferrero, La forza ispiratrice….p.574)



A Pieve di Soligo


Scrive infatti il Toniolo:
"in codesta vivissima comprensione di una necessaria riforma sociale...bisogna essere uomini che sentano le esigenze e quasi il grido della natura umana in seno agli odierni problemi - figli dell'eta' presente, che condividano le vocazioni storiche - ed infine cittadini della societa' moderna, compartecipi della sua vita vissuta e delle sue aspirazioni avvenire...- vivere, agitarci, riedificare nell'ora presente.
Ma cio' ad una condizione, sulla quale non deve correre equivoco: che cioe' tutta la estimazione pratica di questi accorgimenti e mezzi umani storici e moderni, ossia naturali, non detragga nel nostro giudizio al valore inestimabile, perenne, superiore  che hanno i veri ed i presidi sovrannaturali, non solo per la salute delle anime, ma ancora per le nazioni e la civilta'."

(vedi Prefazione a P.Polien A. S. Clair, Siate cristiani, 1912: Opera Omnia di Toniolo, Serie V.a, vol. 1:, pp. 113-114.)



martedì 11 giugno 2019

Mondo a misura d'uomo




Dal Messaggio sulle Missioni di Papa Francesco 9 giugno 2019.


Il Verbo di Dio, facendosi carne in Gesù Cristo, si fece anche storia e cultura. L’utopia di costruire cultura e civiltà separandola da Cristo e dalla Chiesa universale, non sarebbe un progresso, bensì un regresso, … sarebbe un’involuzione verso un momento storico ancorato nel passato» (Benedetto XVI, Discorso nella Sessione inaugurale, 13 maggio 2007: Insegnamenti III,1 [2007], 855-856).






Speranza e gioia per il mondo 
.
Io sono una missione.


Senza escludere nessuno, Dio vuole che tutti gli uomini siano salvi arrivando alla conoscenza della verità e all’esperienza della sua misericordia grazie alla Chiesa, sacramento universale della salvezza
…Ciò che nel cristiano è realtà sacramentale – il cui compimento è l’Eucaristia –, rimane vocazione e destino per ogni uomo e donna in attesa di conversione e di salvezza.
Non può avere Dio come Padre chi non ha la Chiesa come madre (cfr San Cipriano, L’unità della Chiesa.
Così, nella paternità di Dio e nella maternità della Chiesa si radica la nostra missione, perché nel Battesimo è insito l’invio espresso da Gesù nel mandato pasquale: come il Padre ha mandato me, anche io mando voi pieni di Spirito Santo per la riconciliazione del mondo (cfr Gv 20,19-23; Mt 28,16-20). Al cristiano compete questo invio, affinché a nessuno manchi l’annuncio della sua vocazione a figlio adottivo, la certezza della sua dignità personale e dell’intrinseco valore di ogni vita umana dal suo concepimento fino alla sua morte naturale. Il dilagante secolarismo, quando si fa rifiuto positivo e culturale dell’attiva paternità di Dio nella nostra storia, impedisce ogni autentica fraternità universale che si esprime nel reciproco rispetto della vita di ciascuno. Senza il Dio di Gesù Cristo, ogni differenza si riduce ad infernale minaccia rendendo impossibile qualsiasi fraterna accoglienza e feconda unità del genere umano.

La Pasqua di Gesù rompe gli angusti limiti di mondi, religioni e culture, chiamandoli a crescere nel rispetto per la dignità dell’uomo e della donna, verso una conversione sempre più piena alla Verità del Signore Risorto che dona la vera vita a tutti.

Il Verbo di Dio, facendosi carne in Gesù Cristo, si fece anche storia e cultura. L’utopia di costruire cultura e civiltà separandola da Cristo e dalla Chiesa universale, non sarebbe un progresso, bensì un regresso, … sarebbe un’involuzione verso un momento storico ancorato nel passato» (Benedetto XVI, Discorso nella Sessione inaugurale, 13 maggio 2007: Insegnamenti III,1 [2007], 855-856).

Dal Messaggio sulle Missioni di Papa Francesco 9 giugno 2019.

mercoledì 3 aprile 2019

Cammino di civiltà e persona umana


La cultura e la civiltà nel cammino dell'umanità non può ignorare Cristo e la Chiesa.

La cultura  affina  ed esplica le molteplici doti di anima e di corpo della persona umana. Si tramanda e conserva nel tempo. E' un insieme di fattori operativi ed elementi  dinamici della vita umana, realizzazioni parziali in movimento, istituti permanenti o in via di completamento qualitativo; espressioni storiche e attività umane, che danno come risultato una forma  qualificata duratura ed incisiva alla stessa cultura,  anch’essa dinamica ed aperta ad un risultato finale unitario e poliedrico che si può chiamare civiltà umana universale e finale. A quest'ultima tende l’esistenza umana come ad un risultato finale coinvolgente e benefico. Questo risultato finale non può esser estraneo al  Cristianesimo indirizzato alla perfezione della persona umana e la cui efficacia su cultura e civiltà è elevante e feconda; il Cristianesimo infatti conduce ogni civiltà al risultato finale di una civiltà perfettamente umana, la cui perfezione è voluta da Dio.(Ad Gentes, 22; G.S. n.53)

Il pensiero di Toniolo è su questa linea e converge con il pensiero e le affermazioni del Magistero pontificio attuale (Papa Francesco) e precedenti Papi sull' influsso benefico del Vangelo e della Chiesa sulla vita umana.
Diceva, ad esempio, il papa S.Paolo VI in un suo discorso del 18 agosto 1976 ( cfr. Osservatore Romano-settimanale, anno XXIX, n. 34(1486),p.1):
" La Chiesa , che è comunione con Cristo e con Dio nello Spirito Santo, tende ad essere comunione con gli uomini, e questa comunione assume aspetti sociali concreti, il primo dei quali è quello che oggi chiamiamo preferibilmente Comunità"
Papa Francesco affermava nel messaggio per l'anno 2016:
"  L’uomo pensa di essere l’autore di sé stesso, della propria vita e della società; egli si sente autosufficiente e mira non solo a sostituirsi a Dio, ma a farne completamente a meno; di conseguenza, pensa di non dovere niente a nessuno, eccetto che a sé stesso, e pretende di avere solo diritti. Contro questa autocomprensione erronea della persona, Benedetto XVI ricordava che né l’uomo né il suo sviluppo sono capaci di darsi da sé il proprio significato ultimo ; e prima di lui Paolo VI aveva affermato che «non vi è umanesimo vero se non aperto verso l’Assoluto, nel riconoscimento di una vocazione, che offre l’idea vera della vita umana» .

Toniolo afferma esplicitamente :

Cristo entra nella storia umana e, attraverso le persone che l'accolgono realizza il Cristianesimo.
Il Cristianesimo permeando la storia umana attraverso le persone si rende presente nella società.
La società permeata dal Cristianesimo rendendosi consapevole di sè stessa e delle linee da perseguire nel realizzare se stessa, si organizza verso il suo fine ultimo e assume l'organizzazione democratica che punta alla comunità fraterna universale, all'ordine universale di civiltà, quindi al Regno di Dio.
Il Cristianesimo si rivela perciò nella realtà umana fondamento della democrazia e civiltà globale e finale, suo elemento propulsore, suo completamento.

Il pensiero di Toniolo, a modo suo, converge allora con il pensiero e le affermazioni del Magistero pontificio attuale (Papa Francesco) e precedente.


Ne cogliamo le strutture portanti:



Figura 1


figura 1-
Spiegazione:

 Il Cristianesimo influendo sulla persona penetra la società umana, la quale viene sostenuta a realizzare la civiltà finale perfetta passando attraverso le realizzazioni di una democrazia sociale, economica, civile e politica che si infutura nella democrazia di civiltà aperta al Regno di Dio.

Toniolo esprime il concetto di missione provvidenziale come appartenente ad ogni comunità nazionale , che consiste nel compito di realizzare nella storia la comunità fraterna di civiltà universale che si infutura nel Regno di Dio.

La dinamica della realizzazione della Comunità fraterna universale intesa come democrazia di civiltà aperta al Regno di Dio, si può rappresentare, seguendo il pensiero di Toniolo nel modo indicato dalla figura n. 2 (figura seguente).
.



Figura 2





figura 2-
Spiegazione:

 Il Cristo nella sua pienezza, il Corpo mistico. si fa presente nella storia umana. Realizza il Cristianesimo che permea la società con i suoi valori che sono conformi e a promozione della persona e dell'umanità intera. Le società umane prendendo coscienza di essere comunità in una realtà sociale (ordine sociale costitutivo) tenendo come criterio il fine ultimo, la fraternità universale condivisa (ordine finale ideale) si organizzano in forma democratica che è ordine sociale attivo, economico, civile, politico, che si fa ordine sociale democratico cristiano. Tale forma di società sociale democratica cristiana si apre coscientemente e operativamente all'ordine sociale universale di civiltà, in cui si realizza il Regno di Dio attraverso Cristo e, come Comunità universale fraterna, giunge, per mezzo di Cristo, a Dio.

La dinamica della democrazia di civiltà secondo il pensiero di Toniolo può esser rappresentata
dunque come nella figura 2.

NB.: Le figure seguenti (figg. 3-7) esplicano e completano i vari aspetti del pensiero di Toniolo che ruotano  attorno ai concetti espressi sopra.




Figura 3



figura 3-
Spiegazione:

Origine dell'ordine di civiltà finale:
L'uomo e il cosmo voluto da Dio è orientato a Dio. L'uomo che popola il mondo e il cosmo sono i fattori primi della vita umana, che ha come soggetto la persona. La vita umana appare come una catena di fini e di mezzi proporzionati a raggiungerli, offerti alla persona umana. Fattori primi della vita umana sono Dio come cauza e fine nella sua autorevolezza di legislatore; sono lo spirito umano, la sua coscienza individuale o soggettiva, la coscienza come guida morale e come coscienza sociale aperta al fine ultimo ed al bene comune ed infine l'idea cristiana, il Vangelo. Di qui scocca la dinamica della vita interiore e della vita esteriore umana, che vengono entrambe messe a confronto. Ne scaturisce la coscienza di sé e la conoscenza di Dio come cauza finale e legislatore autorevole . Da Dio conosciuto e dall'uomo cosciente messi a confronto nasce un rapporto, nasce il sentimento e l'idea di dovere e di fine da realizzare in quanto doveroso ed in quanto supremo. La presenza del Vangelo, come idea cristiana operativa, esige una presa di posizione nei suoi confronti. A questo punto la persona umana e con essa l'ordine sociale si qualifica e la comunità ordinata opera sostenuta dalla forza del soprannaturale. Appare l'ordine sociale finalizzato all'ordine di civiltà aperto al Regno di Dio, l'ordine di civiltà finale universale.



Figura 4




figura 4-
Spiegazione:

Toniolo esprime il concetto di missione provvidenzialecome appartenente ad ogni comunità nazionale nel compito di realizzare nella storia la comunità fraterna di civiltà universale che si infutura nel Regno di Dio.



Figura 5







figura 5
Spiegazione:

La società fornata dall'ordine sociale costitutivo e dall'ordine so-
ciale attivo, entrambi animati dal Cristianesimo, converge, passando nella vita
concreta, a1l'ordine finale, organizzandosi in ordine sociale cristiano
e ne prepara la realtà futura definitiva: l'ordine sociale positivo (voluto da Dio)
universale, di cui garante, vindice e custode è la Chiesa; esso si
chiama ordine(socia1e) di civiltà cristiana.(1)

--------------
(1) G. TONIOLO, Introduzione a11'economia. sociale., O.O.; Serie 2,vol. 2, pp. 72- 76, 215.



Figura 6





figura 6-
Spiegazione:

La società attraverso
 l'azione economica, politica,  culturale, religiosa, illuminata dal Vangelo annunciato dalla Chiesa, si struttura in ordine sociale di civiltà aperto al Regno di Dio.



Figura 7





figura 7-
Spiegazione:

La persona umana é al centro della società umana universale e delle sue varie asociazioni minori.
Essa compone con la società, in cui si integra, la comunità umana universale.
Cristo entrando nella comunità umana, eleva e perfeziona la persona e, con essa,
tutta la compagine umana, divenendo così il vertice e l'elemento propulsore della comunità umana.
-------------
Cfr.: G. TONIOLO, Introduzione all'economia sociale.O.O., Scrie II, vol.2,pp. 72-73.
        G. TONIOLO, L'Eucaristia e il risorgimento civile: O.O., Serie V,vol.1, pp. 72-78.
           "    , L'Eucaristia e l'avvenire della società: O.O., Serie V, vol.1, pp. 79-91



CONCLUSIONE

Ciò significa che ogni cultura non può far a meno del Cristianesimo, di Cristo e che la perfetta comunità umana, una autentica civiltà umana si ha nel cristianesimo
vivente nella Chiesa .






Ma questo è teocrazia?
 Lo stato e la politica non deve esser neutrale?

Riflettendo sul documento del Magistero cattolico sulla Libertà religiosa affermiamo che l'eticità della politica come dell'economia è una necessità per garantire la libertà della persona e la sua dignità.

Afferma la commissione teologica internazionale nel documento sulla libertà religiosa, al nr. 64-65:



"Ambiguità dello Stato moralmente neutro



La coscienza morale esige la trascendenza della verità e del bene morale: la sua libertà è definita da questo rimando, che indica precisamente ciò che la giustifica per tutti, senza poter essere proprietà disponibile di nessuno. Parlare di libertà della coscienza individuale significa parlare di un diritto sorgivo dell’umano, che non può essere amputato di questo rimando responsabile all’universale umano, sottratto all’arbitrio degli uomini. Per meno di questo non parliamo più di coscienza eticamente inviolabile, ma di un semplice rispecchiamento del mondo dato o dell’arbitrio voluto. L’istanza etica non si sovrappone alla libertà di coscienza e al bene della convivenza come un elemento opzionale o ideologico: è piuttosto la condizione della loro intrinseca armonizzazione con la dignità della persona. Il riferimento a Dio, come principio trascendente dell’istanza etica che abita il cuore dell’uomo, va inteso, ultimamente, come il limite posto ad ogni prevaricazione dell’uomo sull’uomo e il presidio di ogni convivenza fraterna dei liberi e uguali. 

Quando il posto di Dio, nella coscienza collettiva di un popolo, è occupato abusivamente dagli idoli fabbricati dall’uomo, il risultato non è una liberalità più vantaggiosa per ciascuno, bensì una schiavitù più insidiosa per tutti.

La presunta neutralità ideologica dello Stato liberale, che esclude selettivamente la libertà di una trasparente testimonianza della comunità religiosa nella sfera pubblica, apre un varco per la finta trascendenza di un’occulta ideologia del potere".

( Così la pensava pure Toniolo che affermava come la statolatria derivava dal liberismo)


"Papa Francesco ci ha messi in guardia da questa sottovalutazione dell’indifferenza religiosa: «Quando, in nome di un’ideologia, si vuole estromettere Dio dalla società, si finisce per adorare degli idoli, e ben presto l’uomo smarrisce sé stesso, la sua dignità è calpestata, i suoi diritti violati».

65. Il problema sorge, per il cristianesimo, nel momento in cui i cristiani stessi sono indotti a concepirsi come membri di una “società neutrale” che, nei principi e nei fatti, non lo è. In tal caso, la loro condizione di abitatori di comunità diverse, ma non contrapposte (la famiglia, lo Stato, la Chiesa) è indotta a tradursi nella scelta di abitare privatamente (in modo auto-referenziale) la comunità familiare ed ecclesiale, per concepirsi poi come appartenenza neutrale (non-religiosa) alla società liberale e politica. In altre parole, nel solco di questa deriva, i cristiani iniziano a vedersi, nella sfera pubblica, soltanto come membri di quella polis “moralmente neutrale” cui è capitato per caso di formarsi in un contesto storicamente cristiano. Quando i cristiani passivamente accettano questa biforcazione del loro essere in una esteriorità governata dallo Stato e una interiorità governata dalla Chiesa, essi, di fatto, hanno già rinunciato alla loro libertà di coscienza e di espressione religiosa. In nome del pluralismo della società i cristiani non possono favorire soluzioni che compromettano la tutela di esigenze etiche fondamentali per il bene comune[. Non si tratta di per sé di imporre particolari “valori confessionali”, ma di concorrere alla tutela di un bene comune che non perda di vista il riferimento vincolante della “sfera pubblica” alla verità della persona e alla dignità della convivenza umana. Come vedremo ulteriormente nei capitoli successivi, la fede cristiana ha un atteggiamento di cooperazione con lo Stato, proprio in forza della dovuta distinzione dei propri compiti, per cercare ciò che Benedetto XVI ha qualificato come “laicità positiva” nel rapporto fra l’ambito politico e quello religioso".(1)


-------------------
(1) cfr. Il documento della Commissione teologica internazionale sulla LIBERTÀ RELIGIOSA
n. 64-65: Vatican.va ,26 aprile 2019.