UN
SOGNO
Toniolo e Papa Francesco
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da ANS -Notizie Salesiane |
Ed ecco il sogno del Papa Francesco.
E’ il sogno dei grandi del passato che rivive nel
presente.
E’ il sogno del Beato
Giuseppe Toniolo,
E’ il sogno di tutti noi!...
«La giusta distribuzione dei frutti della terra e del
lavoro umano non è mera filantropia. E’ un dovere morale».
„Se vogliamo
pensare le nostre società in un modo diverso, abbiamo bisogno di creare posti
di lavoro dignitoso e ben remunerato, specialmente per i nostri giovani.
Ciò richiede la ricerca di nuovi modelli economici più
inclusivi ed equi, non orientati al servizio di pochi, ma al beneficio della
gente e della società. E questo ci chiede il passaggio da un’economia liquida a
un’economia sociale. …Passare da un’economia che punta al reddito e al profitto
in base alla speculazione e al prestito a interesse ad un’economia sociale che
investa sulle persone creando posti di lavoro e qualificazione.
Dobbiamo passare da un’economia …per ottenere profitti, a
un’economia sociale che garantisce l’accesso alla terra, al tetto per mezzo del
lavoro come ambito in cui le persone e le comunità possano mettere in gioco
«molte dimensioni della vita: la creatività, la proiezione nel futuro, lo
sviluppo delle capacità, l’esercizio dei valori, la comunicazione con gli
altri, un atteggiamento di adorazione ( Toniolo
avrebbe detto „di religione”)…. perseguire quale priorità l’obiettivo
dell’accesso al lavoro „per tutti”… Il lavoro dignitoso, libero, creativo,
partecipativo e solidale….Questo aprirà
nuovamente la capacità di sognare quell’umanesimo, di cui l’Europa è stata
culla e sorgente.
Alla rinascita di un’Europa affaticata, ma ancora ricca
di energie e di potenzialità, può e deve contribuire la Chiesa. Il suo compito
coincide con la sua missione: l’annuncio del Vangelo, che oggi più che mai si
traduce soprattutto nell’andare incontro alle ferite dell’uomo, portando la
presenza forte e semplice di Gesù, la sua misericordia consolante e
incoraggiante. … Solo una Chiesa ricca di testimoni potrà ridare l’acqua pura
del Vangelo alle radici dell’Europa.
In questo, il cammino dei cristiani verso la piena unità
è un grande segno dei tempi, ma anche l’esigenza urgente di rispondere
all’appello del Signore «perché tutti siano una sola cosa» (Gv 17,21).
Con la mente e con il cuore, con speranza e senza vane
nostalgie, come un figlio che ritrova nella madre Europa le sue radici di vita
e di fede, sogno un nuovo umanesimo europeo, «un costante cammino di
umanizzazione», cui servono «memoria, coraggio, sana e umana utopia». Sogno
un’Europa giovane, capace di essere ancora madre: una madre che abbia vita,
perché rispetta la vita e offre speranze di vita. Sogno un’Europa che si prende
cura del bambino, che soccorre come un fratello il povero e chi arriva in cerca
di accoglienza perché non ha più nulla e chiede riparo. Sogno un’Europa che
ascolta e valorizza le persone malate e anziane, perché non siano ridotte a
improduttivi oggetti di scarto. Sogno un’Europa, in cui essere migrante non è
delitto, bensì un invito ad un maggior impegno con la dignità di tutto l’essere
umano. Sogno un’Europa dove i giovani respirano l’aria pulita dell’onestà,
amano la bellezza della cultura e di una vita semplice, non inquinata dagli
infiniti bisogni del consumismo; dove sposarsi e avere figli sono una
responsabilità e una gioia grande, non un problema dato dalla mancanza di un
lavoro sufficientemente stabile. Sogno un’Europa delle famiglie, con politiche
veramente effettive, incentrate sui volti più che sui numeri, sulle nascite dei
figli più che sull’aumento dei beni. Sogno un’Europa che promuove e tutela i
diritti di ciascuno, senza dimenticare i doveri verso tutti. Sogno un’Europa di
cui non si possa dire che il suo impegno per i diritti umani è stato la sua
ultima utopia. Grazie”.
Rielaborazione da
Vatican .va :
CONFERIMENTO DEL PREMIO
CARLO MAGNO
DISCORSO DEL SANTO PADRE
FRANCESCO
Sala Regia
Venerdì, 6 maggio 2016 (©Libreria Editrice Vaticana).
Ed ecco il "sogno di Toniolo sul medesimo argomento
Il Beato Toniolo concepì l'idea di una associazione
internazionale, i cui membri fossero le nazioni e il cui territorio fosse il
globo: da essa sarebbe scaturita la vera civiltà. Tale raggruppamento doveva
avvenire per gradi: prima fra le genti aderenti alla fede cristiana cattolica,
poi tra l'umanità intera. Lo scopo doveva essere quello di prevenire i
conflitti, regolare i rapporti economici, assicurare un contemperato e armonico
progresso di tutti, garantire la difesa delle moltitudini operose, realizzare
la civiltà progressiva.Fondamento stabile di tale società democratica
cosmopolita era, per Toniolo, il cristianesimo; esso è il promotore dello
stesso incivilimento attraverso l'azione operativa dei suoi membri. Il concetto
di civiltà e la descrizione della via ad essa trova fondamento in Toniolo nel
concetto di cristianesimo operativo (che opera), ma soprattutto nella dinamica
vitale del cristianesimo stesso. La dinamica vitale del Cristianesimo nei
confronti delle civiltà consiste nella promozione di una società cosmopolita
che si va facendo comunità cristiana (chiesa).
In tale contesto Toniolo considera come vada realizzata l'economia.
L'economia
L'economia va attuata nel contesto sociale in conformità
alla solidarietà umana e secondo i fini che garantiscono la prosperità e la
pace delle classi sociali.
L'economia fa parte dell'ordine sociale voluto da Dio. La
sua dinamica sgorga dalla doverosità che ha per l'uomo l'assentire e cooperare
liberamente all'autorevole piano di Dio. Essa è allora un dovere di religione,
di giustizia verso di sé e verso gli altri, di carità: esige abnegazione e
sacrificio.
La sua doverosità urge in proporzione delle rispettive
attitudini degli individui e classi sociali, e «a misura del bisogno altrui».
L'economia influisce decisamente sulla società perché regola
direttamente l'ordine sociale, civile e politico; è anzi «base della democrazia».
È finalizzata a farsi - per disegno provvidenziale - democrazia economica
cristiana. Derivando le sue leggi dall'utile in corrispondenza alla dignità,
libertà, eguaglianza morale, corresponsabilità, eticità della persona umana,
essa va concretata in una realtà che abbia tutte le qualità perché sia e si
possa chiamare democrazia economica.
La democrazia economica esige coordinamento e inserimento
dell'economia all'istituto nazionale secondo una dinamica provvidenziale di
redenzione economica universale. Si deve cioè realizzare un graduale trapasso e
orientamento delle attività economiche nazionali al bene universale economico e
politico. La democrazia economica si deve evolvere infatti nell'associazione
economica internazionale, avvalendosi di una associazione internazionale che si
deve aprire all'umanità intera per realizzare una economia unica e universale.
Questa unità di collaborazione, promossa dallo spirito cristiano, rivelerà
finalmente una democrazia economica mondiale cristiana.
Lo strumento di tale democrazia sarà un'organizzazione
internazionale che prevenga i conflitti materiali tra le nazioni, regoli
uniformemente i rapporti economici, favorisca il progresso di tutti, difenda
dalla concorrenza le moltitudini operose.L'attività economica è vista da Toniolo come «parte della
vita sociale» e «mezzo ai fini di civiltà». Essa attua in sé i principi
astratti che riguardano l'ordine sociale aperto alla realtà futura voluta da
Dio.
L'economia non è cioe’ al di fuori della realtà sociale ne’ della
redenzione dell'umanità intera. L'economia in entrambi i due contesti non può
tuttavia attuarsi in pieno valore di civiltà se non include l'aspetto di
democraticità, infine realizzarsi in una democrazia civile
Democrazia civile
significa riconoscere la libertà personale, l'autonomia
famigliare, l'autonomia locale; promuovere le associazioni economiche libere..
Democrazia civile vuol dire elevazione delle condizioni del lavoro; promozione
dell'educazione etica, religiosa e civile dei popoli; coscienza di classe;
partecipazione proporzionale alla vita pubblica, senza lotta o supremazia di
classe su classe
La democrazia civile è attuazione del concetto di servizio e
di missione. Con essa si attua l'ordine sociale cristiano conforme ai valori dinamici
rivendicati da Cristo.
( Cfr. Dall'Antonia Sergio, Per una democrazia diretta. Venezia, Tip. Salesiani San Giorgio, 1972, contenuto n questo blog.).