D.
Sturzo e Toniolo.
La
differenza fondamentale tra i due grandi sta nel fatto che
Toniolo volle limitarsi a preparare i giovani alla politica vera, mentre Don
Sturzo passò a impegnare fattivamente i giovani nella vera politica.
Da una parte il formatore e dall’altra
l’allenatore.
Ma sia l’uno sia l’altro sono fermamente uniti nel principio:
solo in Cristo si può agire in modo valido, duraturo e umanizzante in politica.
Il Vangelo per entrambi è la luce e la forza che anima la vera politica dal
profondo umano del suo essere e agire.
Il legame che unì Sturzo a Toniolo è evidente, basta
leggere le righe di un articolo scritto da Sergio Centofanti e riportato da
Radio vaticana:
- Nato a Caltagirone, in Sicilia (1871-1959) - ha
spiegato mons. Oder - conosceva bene lo stato di prostrazione dei contadini e
degli operai della sua terra. Sentendosi chiamato dal Signore a svolgere il suo
ministero sacerdotale a favore degli ultimi, si impegna a realizzare i
principi della Dottrina Sociale della Chiesa sulla base dell’Enciclica “Rerum
Novarum” di Leone XIII: dapprima nella sua Caltagirone, dove, con la
necessaria dispensa di San Pio X, è prosindaco per quindici anni, e poi nel
Consiglio provinciale di Catania. In Don Sturzo – rileva mons. Oder – s’incarna
l’ideale cristiano di politica, che egli vedeva come esercizio di “carità,
ossia esigenza d’amore e di servizio a favore del prossimo, (...) ricerca ed
attuazione del bene comune, (...) dovere civico e atto di carità verso il
prossimo”.
( Da un articolo di Sergio Centofanti )
E' chiaro, il Vangelo per entrambi è la luce e la forza che anima la vera politica.
E' chiaro, il Vangelo per entrambi è la luce e la forza che anima la vera politica.
Si sa poi che la Rerum Novarum fu anche frutto di consultazione del prof. Giuseppe Toniolo;...c'è chi la ritiene addirittura opera del Toniolo.
L'adesione di Don Sturzo alla dottrina sociale cattolica presente nella Rerum Novarum, denota allora la vicinanza e convergenza sostanziale del pensiero dei due grandi Toniolo e Sturzo.
L'adesione di Don Sturzo alla dottrina sociale cattolica presente nella Rerum Novarum, denota allora la vicinanza e convergenza sostanziale del pensiero dei due grandi Toniolo e Sturzo.
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