Toniolo
spesso sembra straordinariamente vicino alla teologia del concilio Vaticano secondo (1).
Il Concilio insegna che la chiesa proclama una parola che
si fa carne(2).
Questo compito della Chiesa impegna la Chiesa stessa ad essere attenta ai temi che le condizioni storiche e ambientali rendono particolarmente attuali e urgenti: sono quei segni storici che Dio usa nella sua pedagogia per parlare ai popoli (3).
La Chiesa, popolo in cammino (4), ordinato, guidato e impegnato nella storia umana , deve rivolgersi all'uomo nel qui ora, secondo il significato pregnante della storia.
La Chiesa è l'incarnazione di Cristo(5), sicché per mezzo di essa, Egli si unisce in certo modo ad ogni uomo(6). Ma la Chiesa renderà presente Cristo agli uomini, ai popoli inseriti nella storia, specialmente nelle mutue relazioni con essi(7) e nella attenzione agli appelli che la storia le rivolge(8).
Questo compito della Chiesa impegna la Chiesa stessa ad essere attenta ai temi che le condizioni storiche e ambientali rendono particolarmente attuali e urgenti: sono quei segni storici che Dio usa nella sua pedagogia per parlare ai popoli (3).
La Chiesa, popolo in cammino (4), ordinato, guidato e impegnato nella storia umana , deve rivolgersi all'uomo nel qui ora, secondo il significato pregnante della storia.
La Chiesa è l'incarnazione di Cristo(5), sicché per mezzo di essa, Egli si unisce in certo modo ad ogni uomo(6). Ma la Chiesa renderà presente Cristo agli uomini, ai popoli inseriti nella storia, specialmente nelle mutue relazioni con essi(7) e nella attenzione agli appelli che la storia le rivolge(8).
Solo così si
compie interamente il disegno divino di potenziare ogni valore umano e renderlo
pienamente realizzato (9), incarnato nella vicenda umana: è allora infatti proprio nell’uomo che si ricapitola ogni cosa
in Gesù Cristo, che e’ il solo ponte tra Dio e l'uomo.
Un ricco nucleo di
queste idee è in Toniolo.
Questa pensiero
teologico è stato già colto in qualche modo da Toniolo, la cui dottrina sulla
Chiesa e l'azione umana creatrice, sulla civiltà e il Vangelo, sull'impegno
dell'uomo e la forza che riceve dall'Eucaristia, sulla fede e la vita, sulla
storia e il progresso, sulla storia e i momenti chiave di essa, rspecchia
questo costante rapporto e tensione: rendere Cristo presente all'uomo
attraverso un impegno relazionale.
Il Cristiano infatti per Toniolo aperto e vigilante (docilità), attento al momento storico (uomo del proprio tempo), attento alle necessità del suo tempo e alle indicazioni (segni) che gli vengono dalla storia illuminata dall'autorevole annuncio del Vangelo, con un compito personale(coordinato a quello comunitario):
mettere a frutto ( e cio’ e’ per lui un dovere) i doni ricevuti in forma originale( democrazia e organismi e gruppi sociali organici) per rassomigliare a Cristo che venne per servire e non per essere servito, riconducendo così tutta la realtà (dall'individuo alla società) a Cristo, e giungendo da Cristo a Dio Padre (civiltà finale).
Il Cristiano infatti per Toniolo aperto e vigilante (docilità), attento al momento storico (uomo del proprio tempo), attento alle necessità del suo tempo e alle indicazioni (segni) che gli vengono dalla storia illuminata dall'autorevole annuncio del Vangelo, con un compito personale(coordinato a quello comunitario):
mettere a frutto ( e cio’ e’ per lui un dovere) i doni ricevuti in forma originale( democrazia e organismi e gruppi sociali organici) per rassomigliare a Cristo che venne per servire e non per essere servito, riconducendo così tutta la realtà (dall'individuo alla società) a Cristo, e giungendo da Cristo a Dio Padre (civiltà finale).
Bello!... ci troviamo a nostro agio nella consonanza di
pensiero, idee, valori propugnati.
Grazie Beato Giuseppe Toniolo, pur guardando più avanti,
da Te attingiamo slancio per costruire un mondo più umano,
la Civiltà cristiana.
Grazie Beato Giuseppe Toniolo, pur guardando più avanti,
da Te attingiamo slancio per costruire un mondo più umano,
la Civiltà cristiana.
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(1)
Cfr. soprattutto La costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo
"Gaudium et Spes":G.S. 24;25,26,27,29,30;31 a;31 c; 32 a,c-e ;Parte
prima, cc.III-IV; 58, 59 c; 62 a; 63 a;63 c,e;64;65 a,b;68 a,b,c;69 e;71 e; 71
f;72;73 b,d,e; 74 a,b,c,d,f;75;76 b,c,f;78 a,b; 84 c;85 a; 86; 89 a;90 c;92
a;93 a.
(2) Dei
Verbum: D.V. 7.
(3) D.V.
2;15; cfr pure Il rinnovamento della catechesi, Torino, Elledici, 1970, RdC 15.
(4)
Lumen Gentium, L.G. 9 c.
(5)Ad
Gentes: A.G. 3 b
(6) G.S.
22 b
(7) RdC 96
(8) G.
S. 4
a
(9) G.S. 11.
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