Evangelizzazione e promozione umana
Cosa significa per Toniolo il concetto che lui vivamente propugna in tutta la sua opera che cioè il Vangelo è fautore di vera civiltà e di autentica democrazia?
Che significa il concetto di civiltà che si fa cristiana e di democrazia che si fa cristiana?
E perché per Toniolo la democrazia cristiana si può realizzare in sistemi politici diversi ( Es. Regno e Repubblica)?
Quando allora si ha vera democrazia?
Il suo pensiero può essere evidenziato attraverso queste affermazione di un attuale Cardinale della Chiesa cattolica : Sua Eminenza Raniero Cantalamessa.
II tema
"evangelizzazione e promozione umana” non
si esaurisce nel
tracciare, in modo statico, il loro rapporto
reciproco. Si
tratta di vedere cosa, dinamicamente, in
ordine alla prassi, l’una cosa significa per l'altra;
in particolare, cosa rappresenta il Vangelo per la promozione umana?
e l’agire di
Cristo per l’agire della Chiesa?...
" L’opera
della redenzione di Cristo ha, per natura sua, come fine la salvezza degli
uomini, ma abbraccia anche l'instaurazione di tutto l'ordine temporale. Di
conseguenza, la missione della
Chiesa non è
soltanto portare il messaggio di Cristo e la
sua grazia agli
uomini, ma anche animare e perfezionare
l'ordine
temporale con lo spirito evangelico” (Apost. actuositate, 5).
veniente regno di
Dio — può agire da lievito per migliorare le strutture sociali e la qualità
della vita umana:
a) mediante una
critica radicale;
b) mediante un
imperativo radicale.
Con la prima, il Vangelo — per esempio il Vangelo delle beatitudini —
mette in crisi ogni assetto politico e
sociale del
mondo, smascherando le ingiustizie e convincendo
il mondo di
peccato (Gv. 16, 8) e questo non solo in modo generico,
ma anche su punti concreti, che toccano i rapporti umani.
Con l’imperativo radicale —- che si identifica, in pratica, con " l' Amerai il
prossimo tuo come te stesso " —— si pone un principio assolutamente
radicale che, alla luce del nuovo significato della parola prossimo (cf. la
parabola del samaritano), si risolve sempre a favore del più bisognoso e,
quindi, a favore dell’uguaglianza e della solidarietà umana.
Su tale
imperativo si fonda in gran parte l’attualità e
l'universalità
del Vangelo ai fini della promozione umana.
L’amore del
prossimo non è legato a un tipo particolare
di realizzazione storica.
Se in passato, in un certo contesto
sociale, esso si
è tradotto in beneficenza, in assistenza e in
condivisione spontanea dei beni (" l’esercizio della carità "),
questo non vuol dire che quella è l’unica realizzazio-
ne storica
possibile del Vangelo. Oggi, esso potrebbe dar
luogo a forme
diverse di promozione umana, più adeguate
alla comprensione che abbiamo dei meccanismi socio economici,
permettendoci di attaccare alla
radice il generatore
stesso di tanti
mali sociali che è l’egoismo e con la sua logica
del più forte.
Il movente
sociale del Vangelo non è l'elemosina in
sé (come lo è
invece per il Corano), ma l’amore del prossimo
e, come tale, è
un movente radicale, sempre attuale.
Applicarlo,
significa ogni volta fare dell’autentica pro-
mozione umana, non solo nei confronti di chi riceve, ma anche di chi dà,
perché si è più
uomini nella misura in cui si aiutano gli altri a diventarlo.
( cfr. Fratelli tutti di Papa Francesco)
Il Concilio rivolge in modo particolare ai laici il discorso sulla promozione
umana (cf. la
Costituzione sull'Apostolato dei laici)
e al clero quello dell’evangelizzazione. Ma ci dev’essere un punto di
incontro, in cui la promozione umana, fatta dal laico diventa, per la sua
testimonianza di fede, annuncio del Regno e l’annuncio del Regno fatto dai
sacerdoti diventa promozione umana:Paolo 1 Corinti 9,16-19.22-23 dice:
annunciare gratuitamente il Vangelo, farsi debole con i deboli e povero
con i poveri.
Cosa speriamo di ottenere con questo nostro evangelico sforzo per Ia
promozione umana? Forse che la vita dell’uomo sulla terra non sia più "un
duro lavoro " e " un soffio",
ma, come si usa dire, una cuccagna? No!
Vogliamo solo
testimoniare che "la vita non è già de-
stinata ad essere
un peso per molti, e una festa per alcuni,
ma per tutti un
impiego, del quale ognuno renderà conto”
(A. Manzoni, I
Promessi Sposi, c. 22).
Per il resto, non
dimentichiamo che nel Vangelo c’è
scritto anche:
"Beati coloro che piangono perché
saranno
consolati"!
(Raniero
Cantalamessa, La Parola e la Vita, anno B, pp. 187-190).
Allora sarà vero che
Autentica democrazia si ha in una società civile quando
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