Situazione in cui viveva Toniolo
Toniolo “viveva e operava in un periodo di rapide trasformazioni epocali, soprattutto in ambito sociale ed ecclesiale. In particolare si accelerò il processo iniziato con i Lumi che mise fine alla societas cristiana, attraverso il trionfo delle ideologie agnostiche e anticristiane, la conclamata incompatibilità tra ragione-scienza e fede, la progressiva disaffezione dei ceti medi e popolari dalle istituzioni ecclesiali (più rapida in città, graduale nelle campagne). In Italia la questione romana aprì una grave lacerazione nell’animo dei credenti. Sotto la pressione dell’intellighenzia laica anticlericale e della borghesia imprenditoriale, che con l’arma dell’editoria orientava opinione pubblica e stili di vita, le nuove generazioni, formate in una scuola progressivamente agnostica, rimanevano disorientate, facile preda di idee e pratiche lontane dal costume cristiano. Nello stesso tempo si manifestavano povertà nuove, massicce migrazioni interne e esterne, sradicamenti culturali, sfruttamento lavorativo e abbrutimento morale dei ceti più poveri” (P. Chavez).
La formazione di idee politiche contrarie alla dignita’ umana, alla persona, alla comunione tra i ceti sociali ed i popoli e disorientanti dalla fede. Le guerre che destabilizzavano le relazioni pacifiche e la vita sociale, la civilta’; ed in particolare la grande guerra con le sue dolorose conseguenze e la riorganizzazione dell’Europa senza una base di reale rispetto delle nazioni e del senso di umanita’, che faceva esclamare a Toniolo ormai morente:”Non siamo preparati alla pace!”
In questo clima ed ambiente opero’ Toniolo Giuseppe, che volle dar anima alla parte migliore della societa’, risollevare i disorientati, dare slancio ai giovani verso migliori vette, offrire loro ideali forti ed umanizzanti, la cui radice non poteva che essere religiosa ed in particolare cristiana e cattolica. Volle far capire che, quando si coglie il senso della vita, come profezia e come missione, la propria vita diventa un tesoro immenso per la società.
Punti chiave del pensiero di Toniolo.
Ogni popolo vuole, se non e’ addormentato dalla sfiducia e dallo scoraggiamento, vuole e deve voler comprendere le scelte politiche ed economiche che vengono fatte a suo nome. Egli si accorge della manipolazione, e la sua reazione è a volte violenta.
Vuole partecipare al buon governo. Di qui nasce la forte opportunita’ della democrazia. Si sa tuttavia che nessun regime politico umano è l’ideale, che nessuna scelta economica è neutra. Ma, nondimeno, regimi politici, ideali e scelte devono sempre servire il bene comune. Qui si innesta la validita’ e necessita’ del Cristianesimo, della Chiesa, di Cristo.
Nessun commento:
Posta un commento