scheda.
LAVORO
in vista di
"una economia a servizio dell’uomo e del bene comune, ad una democrazia inclusiva e partecipativa"(Papa Francesco)
Toniolo afferma che la vita di civiltà' include la democrazia nell'economia e che la democrazia economica si riassume nell'economia ispirata al Cristianesimo.
In tale economia, fattasi "economia umana" (1), i principi morali del "dovere"( in tutta la sua ampiezza in ordine alla legge divina e provvidenziale) e della giustizia e della carità' " passano, dalla vita sociale al lavoro e attraverso ad esso, " in tutti i rapporti economici della società' "(2).
E questo e' il pensiero della Chiesa oggi:
"Il
lavoro è diritto fondamentale di tutti"
Il Papa riceve i partecipanti alla plenaria del Pontificio
Consiglio Giustizia e Pace, cita la "Caritas in Veritate" e indica in
"lavoro, istruzione e accesso al welfare" le tre vie per cancellare
squilibri e ingiustizie
- Ci sono
persone che vivono con due dollari al giorno ancora oggi, nel 2014. Colpa di
quello “sfruttamento dello squilibrio internazionale nei costi del lavoro” che
è uno dei tanti scandalosi aspetti dell’odierno sistema economico.
La Caritas in veritate è un documento “fondamentale per
l’evangelizzazione del sociale”, afferma il Papa, che offre “preziose
indicazioni per la presenza dei cattolici nella società, nelle istituzioni,
nell’economia, nella finanza e nella politica”.
Tra i meriti dell’Enciclica va segnalato poi quello di aver
attirato l’attenzione sui benefici ma anche sui pericoli della globalizzazione,
la quale da un lato “ha accresciuto notevolmente la ricchezza aggregata
dell’insieme e di parecchi singoli Stati”, dall’altro “ha inasprito i divari
tra i vari gruppi sociali, creando diseguaglianze e nuove povertà negli stessi
Paesi considerati più ricchi”.
Lo squilibrio dei costi del lavoro non è che uno dei frutti
di tale processo, sottolinea Bergoglio: esso - denuncia - “non solo non rispetta
la dignità di coloro che alimentano la manodopera a basso prezzo, ma distrugge
fonti di lavoro in quelle regioni in cui esso è maggiormente tutelato”. E la
crescita delle diseguaglianze e delle povertà mette a rischio “la democrazia
inclusiva e partecipativa”, che presuppone sempre “un’economia e un mercato che
non escludono e che siano equi”.
Si pone allora il problema di creare meccanismi di “tutela
dei diritti del lavoro e dell’ambiente”, dice Francesco, in presenza di “una
crescente ideologia consumistica, che non mostra responsabilità nei confronti
delle città e del creato”. In altre parole, bisogna “vincere le cause
strutturali delle diseguaglianze e della povertà”.
Per farlo le vie da percorrere sono tre, come illustrato
nella Evangelii gaudium: istruzione, accesso all’assistenza sanitaria e lavoro
per tutti. Sono questi “elementi chiave” secondo il Vescovo di Roma, “sia per
lo sviluppo e la giusta distribuzione dei beni, sia per il raggiungimento della
giustizia sociale”, come pure “per appartenere alla società e partecipare
liberamente e responsabilmente alla vita politica, intesa come gestione della
res publica”.
“Lo Stato di diritto sociale non va smantellato ed in
particolare il diritto fondamentale al lavoro. Questo non può essere
considerato una variabile dipendente dai mercati finanziari e monetari",
afferma il Papa. Sono ecluse fermamente, pertanto, “visioni che pretendono di
aumentare la redditività, a costo della restrizione del mercato del lavoro”
andando a creare nuove forme di emarginazione. Esse, rimarca il Santo Padre,
“non sono conformi ad una economia a servizio dell’uomo e del bene comune, ad
una democrazia inclusiva e partecipativa”.
Esiste poi il problema degli squilibri tra settori
economici, remunerazioni, banche commerciali e banche di speculazione, e anche
tra istituzioni e problemi globali. A tal proposito, il Papa ribadisce la
necessità di “tenere viva la preoccupazione per i poveri e la giustizia
sociale”, perché tale assillo da una parte esige “profonde riforme che
prevedano la ridistribuzione della ricchezza prodotta e l’universalizzazione di
mercati liberi a servizio delle famiglie”, dall’altra “la ridistribuzione della
sovranità, sia sul piano nazionale sia sul piano sovranazionale”.
Non si può dimenticare infine la questione ambientale,
sottolineata ampiamente nella Caritas in veritate che – ricorda Papa Francesco
– “ha rimarcato il legame tra ecologia ambientale ed ecologia umana, tra la
prima e l’etica della vita”.
Il principio della Enciclica di Ratzinger“è di
estrema attualità”, afferma Bergoglio. Perché “un amore pieno di verità è la
base su cui costruire quella pace che oggi è particolarmente desiderata e
necessaria per il bene di tutti”.
Solo un amore pieno di verità, conclude il Papa, “consente
di superare fanatismi pericolosi, conflitti per il possesso delle risorse,
migrazioni dalle dimensioni bibliche, le piaghe perduranti della fame e della
povertà, la tratta di persone, ingiustizie e disparità sociali ed economiche,
squilibri nell’accesso dei beni collettivi”.(3)
(1) G. TONIOLO, L'economia capitalistica moderna:O.O. , serie 1.a, vol. 1, p. 210.
(2) G.TONIOLO, id., p. 210.
(3)Vedi anche per questo la scheda : (prossima)
Toniolo e La democrazia economica.`
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