scheda
VANGELO
Afferma Don Fabio Attard SDB:
"Il Vangelo e' guida nella ricerca di identità e di senso, illuminante per la formazione della coscienza; si presenta come modello sublime per l'autenticità dell'amore, ed offre l'orizzonte più chiaro e impegnativo alla dimensione sociale della persona".
Consapevole di questo, Toniolo educava i suoi figli alla luce di questa verità; istruiva inoltre i suoi allievi illuminando le sue affermazioni scientifiche e studi di sociologia con la forza e la luce del Vangelo. Per questo motivo tutta la sua opera e' inscindibile da questa base.
Continua F. Attard: " Il Vangelo ispira i criteri di giudizio, guida le scelte fondamentali della vita, illumina la condotta etica privata e pubblica, regola i rapporti interpersonali e indica l'orientamento dell'operare e del vivere.
La dignità della persona viene elevata nell'interazione con la fede.
Nell'incontro con la buona notizia la persona giunge al vertice dell'immagine di di Dio, che rivela alla vita il suo destino trascendente, mentre ne illumina di luce nuova tutti i diritti"(*).
Ecco la chiave di volta del pensiero di Toniolo, ecco la chiave di interpretazione del suo insegnamento.
Ma il pensiero di Toniolo e' anche più profondo e più articolato come si può cogliere dalle riflessioni che seguono.
La Parola: il
Vangelo.
Per capire il significato che Toniolo dà al "Vangelo", è necessario considerarlo in
connessione,con la sua normale premessa: gli scritti dell'Antico Testamento(1).
La Bibbia dunque per Toniolo è l'anello di congiungimento fra due immense civiltà"(9):
quella in attesa di Cristo e quella con Cristo, "la fonte religiosa di tutta la civiltà cristiana
fino ad oggi. "(10)
In particolare poi, il
Vangelo, "nelle sue verità
immutabili e’ perfezionamento e
sublimazione"(11) di quelle dell'A. T.
; esso è "nel
suo riferimento e nelle applicazioni,
universale e perenne: è dato cioè non ad
una nazione, ma all'umanità, e vale per
tutte le età dell'esistenza di questa
nel tempo"(l2).
Il Vangelo di cui Toniolo parla è anche da intendersi come la "dottrina
di Cristo
nella sua proclamazione e nella sua propaganda"(13). Una dottrina viva, che si può
definire
"un sistema di principi, di forze effettrici e di concrete istituzioni,
aventi virtù"(l4);
aventi cioè mordente storico, capacità operativa nella
storia: sicché il Vangelo è una
realtà storica ed insieme una "virtù divina storicamente
indefettibile"(l5).
I l Vangelo è pure la buona novella fatta vita d'uomo,
vivente negli uomini.
E' infatti un'idea intellettuale che involge tutta la persona, che viene trasmessa
da
persone e che di fa esigenza di
vita(l6).
I l Vangelo cioè diviene Vangelo vivente in chi lo accoglie integralmente e
lo attua;
cosicché il Vangelo
"avente virtù" storica(17), si riduce in
ultima analisi al cattolico
autentico.
I l Vangelo è dunque certamente dottrina e legge, ma è anche il luogo "ove il
dogma
diviene precetto o norma morale e ambedue fattori di rinnovamento sociale"(18);
ciò non può avvenire che in una dimensione, quella dell'incarnazione:
nell'uomo.
Dove il Vangelo "virtù divina", "dottrina" e
"legge", "dogma" e "precetto"
diviene "virtù
divina storicamente indefettibile" e si converte nel fatto, se
non nel
cristiano e nella Chiesa?(l9)
Se Toniolo, infatti non intendesse questo, come potrebbe parlare di "virtù divina
storicamente indefettibile del vangelo e della Chiesa"? (20). Vangelo e
Chiesa sono da lui in qualche modo identificati: la congiunzione "e",
il medesimo predicato "virtù divina" attribuito ad entrambi lo esige.
L'avverbio "storicamente" che qualifica l'indefettibile non può richiamare se non l'idea dell'incarnazione del divino nell'umano.
La convinzione di Toniolo secondo cui l'idea si converte nel fatto attraverso l'uomo
e secondo cui l'azione creatrice di civiltà è spiegata dalla dinamica dell'idea ohe si
pone come esigenza doverosa all'azione umana, tutto ciò, fa sì che l'idea, la forza divina per la storia, che è il Vangelo, si distingue realmente in dottrina dogmatica e
morale, in "sistema di principi", di "forze effettrici" e di "concrete istituzioni",
ma che, in ultima anali si, il Vangelo e’ per lui una totalità che si identifica
con la natura personale sotto l'azione della grazia e della Parola di Dio.
L'uomo redento che si lascia condurre dall'obbedienza della Fede,
agisce nel mondo, e vive della palingenesi che opera la Buona novella
accolta e trasmessa: diviene ed è Vangelo.
Il Vangelo è dunque, nel suo rapporto finale con l'uomo storico,
con la società umana e con la storia della civiltà, il cattolico autentico, la Chiesa.
Il concetto di Vangelo in Toniolo è dunque molto complesso,
ma si va via via incentrando in una realtà storica-umana rigenerata dalla Grazia. E’questa realtà storico-umano-divina che dà ad esso semplicità di definizione.
Vangelo = Chiesa.
E il pensiero della Chiesa attualmente espresso da Papa Francesco e' il seguente: Conosciamo, infatti, come nel Vangelo ci siano una forza e una tenerezza capaci di vincere ciò che crea infelicità e violenza. Si, nel Vangelo c’è la salvezza che colma i bisogni più profondi dell’uomo! Di questa salvezza — opera della misericordia di Dio e sua grazia — come Chiesa siamo segno e strumento, sacramento vivo ed efficace (cfr Esort. ap. Evangelii gaudium, 112). Se così non fosse, il nostro edificio resterebbe solo un castello di carte e i pastori si ridurrebbero a chierici di stato, sulle cui labbra i l popolo cercherebbe invano la freschezza e il “profumo del Vangelo” (Ibid., 39). (dal discorso del Papa alle famiglie, 5 ottobre 2014; fonte Rete Sicomoro).
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(1)G.TONIOLO talora chiama l'A. T. col nome improprio di "Bibbia",cfr. :
G. TONIOLO, Indirizzi del sapere contemporaneo e la Chiesa,: 0.0. , Serie III, vol.2, pp. 203,203. Altrove
invece egli intende Bibbia nel senso esatto e complessivo dei “libri riconosciuti come divinamente ispirati",
cfr.: G. TONIOLO, Introduzione all'economia sociale: 0.0. , Serie II,vol.1,p.174.
(2)G. TONIOLO, id.,ivi.
(3)G. TONIOLO, Indirizzi del sapere..,op.cit.,p.202.(4)G. TONIOLO, id.,p.203.
G. TONIOLO, Introduzione all'economia s.,op. cit..,p.189: dice infatti:"nei riguardi sociali economici, raccoglie
e designa autorevolmente una serie
di principi, di norme, di istituzioni, che porge l’addentellato a più maturi svolgimenti delle età posteriori”.
(5)G.TONIOLO, Le virtù cristiane e la sociologia: 0_.0. , Serie V,vol.1,p.106.
(6)G. TONIOLO,id.,p.108
(7)G.TONIOLO,id;p.106.(8)G. TONIOLO, Indirizzi del sapere...,op.cit.:loc..cit.,p.203.(9)G. TONIOLO,Introduzione all'economia s.,op.cit.,p. 189.
(10) TON IO LO, id, , p.174
(11) G. T0N I O LO , Indirizzi del sapere contemporaneo e la Chiesa,op.cit,p.203.
(12) G. TO N I OLO , id. , ivi.
(13) G. TON I OLO,Cenni sulle
crisi sociali e sulle corrispondenti dottrine socialistiche,
Roma,Tip. UCE.,1902, p.25.
(14)
G. TON IO LO, id., p. 25.
(15)
G.TO N I O LO , E.C.Périn: 0.0. ,Serie I,vol.4, p.489.
(16) G.TONIOLO, Indirizzi e.,
concetti s...,op. cit.,p.489: "I cattolici desiosi null'altro che
di affratellare sotto la legge del Vangelo..."
(17)
G.TO NI O LO,,Cenni sulle crisi soc.,oo. cit., p. 25.
(18)
G.TO N I O LO , Prefazione al libro di A.
Lucarini, Chiesa e popolo: 0.0. , Serie II I, vol.3,p.345.
(19) "il sovrannaturale...quel punto di partenza, per cui l a
nostra
vita diviene tramite che congiunge la terra al
cielo",cfr.:
G. Toniolo, Il card. Mariano Rampolla: 0.0. ,Serie V, vol. 2, p.280.
(20) E.C.Périn, op.
cit.:loc.cit.,p.489.
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(*) Dicastero della Pastorale giovanile salesiana, Quadro di riferimento; ATTARD F., La Pastorale Giovanile Salesiana, 2014, Roma, 3 .a ediz. extrac., Tipografia Grafisur S.L., pp.62-63.
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