Influsso del Vangelo
e della fede cristiana
nella realtà sociale.
In altri termini,
la Chiesa offre agli uomini dei nostri tempi non ricchezze
caduche, né promette una felicità soltanto terrena; ma
dispensa i beni della
grazia soprannaturale, i quali, elevando gli uomini alla
dignità di figli di Dio, sono di cosi valida difesa ed aiuto a rendere più umana
la loro vita; apre le sorgenti della sua fecondissima dottrina, con la quale
gli uomini, illuminati dalla luce di Cristo, riescono a comprendere a fondo che
cosa essi realmente sono, di quale dignità sono insigniti, a quale meta devono
tendere; in fine, per mezzo dei suoi figli
manifesta ovunque la grandezza della carità cristiana, di cui null’altro e più
valido per estirpare i semi delle discordie, nulla più efficace per favorire la
concordia, la giusta pace e l’unione fraterna di tutti.
Papa S. Giovanni XXIII Solenne
apertura del Concilio Vaticano II ,11 ottobre 1962.
Il
cristianesimo
che
sta alla base del pensiero di Toniolo è l'incarnazione storica del divino e
l'attuazione di convergenza dinamica di ogni realtà al divino personale; è il
cristianesimo storico che esige fedeltà ad una realtà permanente, dinamica,
coestensiva alla storia e pur tuttavia al di là della storia: Cristo.
Il
cristianesimo, che egli concepisce, non porta con sé l'impegno per il ritorno a
forme superate di vita sociale, ma esige fedeltà a quella realtà dinamica,
sacramentale, che vive nella Chiesa e genera espressioni di vita sociale
autenticamente civile: Cristo.
Il
cristianesimo che lui pone alla base del suo pensiero sociale-politico è
permanente relazione vitale a Cristo ed una trasmissione vitale di Cristo; da
ciò una benefica influenza sociale nell'umanità.
Per
questo la vera ricchezza della società è vista da lui nella Chiesa, sono i
cristiani che vivono e trasmettono la vita di Cristo, vivendo a Lui uniti.
Toniolo
non poteva tacere la sua scoperta: era la scoperta di un Valore capace di
riflettersi in novità di vita sociale.
Tutta la dottrina di Toniolo sulla società e sulla civiltà è in realta’, dunque, la costruzione di un credente.
Per l'ateo e per il razionalista Toniolo non può interessare: le sue parole hanno alcunché di insignificante o, al più, sono un tentativo filosofico-scientifico, un'ipotesi tra le tante, ricca per di più di alquanto romanticismo.
Per il credente le affermazioni di Toniolo sono invece un'inquietudine;
per il cattolico sono una rivelazione;
per chi l'ha accostato furono invito ad un impegno nella vita personale, civile, sociale e politica più profondo e vitale; nella speranza di poter finalmente costruire un mondo fatto nuovo: più civile, piu’ umano, piu’ solidale , piu’ universale e di civilta’, perche’ piu’ cristiano.
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