giovedì 17 ottobre 2013

Secolarismo e Toniolo

Scheda


SE 


Secolarismo?

Per Toniolo, secolarismo no; secolarita' si'. Non esiste per Toniolo secolarismo ne' nei rapporti tra fede e ragione ne' nei rapporti tra fede e scienza, ne' nei rapporti tra morale e vita sociale.

" Sono distinti (1) il dominio della scienza e il dominio della fede, ma...non avvi soltanto un rapporto di coesistenza negativa, per cui l'uno non invade e non impedisce l'altro, bensi' ancora rapporti positivi di mutua corrispondenza... E precisamente tale colleganza non e' di azione parallela, ma gerarchica"(2).
In quanto alla fede, egli la vede in posizione preminente, per cui la scienza non deve mai trovarsi in contrasto con cio' che forma la sostanza e le deduzioni logiche della fede; senza negare tuttavia che molte "remote deduzioni", per la complessita' dei termini, lasciano un largo spazio all'opinabile" (3).
Ne' si puo' equivocare nell'applicazione di principi di vita morale, appoggiandosi ad un "vieto liberalismo" fautore  della "emancipazione dei rapporti sociali con il soprannaturale e quindi della laicizzazione del consorzio sociale"(4).

Toniolo riassume il laicismo ed il secolarismo, che non accetta e combatte, con queste parole:
" Si riverisce e confessa la Provvidenza nelle vicende della civilta', ma poi si concede piu' o meno consciamente alle influenze dell'ambiente o ad altre cause occasionali quanto basta per compromettersi con il determinismo o con il materialismo nella storia".

Per concludere, ripudiando  il secolarismo , Toniolo non ripudia i la distinzione dei campi e dei termini d'azione tra il soprannaturale e l'umano. Possiamo dire che egli rifugge dall'accettare il secolarismo, ma accetta la secolarita' nei rapporti tra fede e ragione e tra fede e scienza tra fede e scelte sociali: egli vede i loro campi di operativita' distinti, ma afferma l'intreccio provvido e fecondo della fede nel campo sociale e la sua forza arricchente nel rapportro con la ragione e la scienza, sicche' non possono essere discordi nei principi che toccano il destino dell'uomo.


distinti, ma non estranei 







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(1) TONIOLO GIUSEPPE, I doveri degli studiosi cattolici, 1896: O.O. Serie V, vol. 1,p. 298.
(2) ivi , p. 299.
(3) ivi,  p. 300.
(4) ivi, pp. 300-301.


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