I Cattolici avevano ricevuto un orientamento fermo dal Magistero della Chiesa per cui non potevano entrare in politica: ne' eletti, ne' elettori. Ma le cose sarebbero presto cambiate e bisognava prepararsi al futuro per esprimere la carita' cristiana nell'impegno politico. Per questo Toniolo si preoccupava di formare i giovani a divenire un giorno pronti ad entrare nel campo della politica, dopo aver preparato la mente nel pensiero forte atto alle scelte politiche efficaci e coerenti con il Vangelo, fermento della civilta' umana; e dopo aver allenato la volonta' nelle scelte coraggiose del vero, del bello e del buono.
Leone XIII da G.Toniolo, Vistalli |
La soluzione dei problemi sociali e civili era per lui nella realizzazione della giustizia, equita' e solidarieta' promosse dal cristianesimo. La costruzione della nuova azione politica doveva ispirarsi a quella democrazia che, nata dal Vangelo e detta cristiana, derivava da una spinta storica, da lui chiamata legge storica provvidenziale, che avrebbe fatto dello stesso progresso civile una chiara espressione di democrazia e della convivenza umana quella democrazia finale che si sarebbe manifestata nella convivenza dei popoli come "democrazia sociale"(1)
Nella linea di questa preparazione va inteso il suo pensiero sul suffragio universale; il voto doveva essere frutto di quella preparazione che portava a dare il voto come espressione politica che dava ad esso il significato pregnante e l'intonazione specifica della societa' qualificata in se stessa perche' organica e vitale nelle sue espressioni e scelte.
Le pagine citate e scritte da lui su questo argomento denotano la sua concezione sul suffragio universale, che egli intende universale, ma qualificiato nel riflettere " i tre elementi della costituzione organica della societa': classe, famiglia, patria (domicilio)"..." con queste modalita' il voto imporrebbe il rigetto del principio individualistico, dissolvente della scienza moderna sociale, per contrapporvi quello dell'organismo..., proprio della sociologia cristiana"(3). Affermazioni che esigono una attenta riflessione per il sistema politico elettorale che prospettano: sistema probabilmente piu' sano ad esempio di quello attuale in Italia.
Pio X da G. Toniolo, Vistalli |
Oggi siamo manipolati nel voto secondo il principio "divide et impera" e poi quel "calunniate, calunniate, qualche cosa restera'" e produrra' i suoi frutti!
...Manipolazione dell'espressione massima dell'impegno democratico.
Se accettiamo la validita' delle affermazioni di chi dice che siamo manipolati dalla propaganda economica, perche' un sistema imbottisce delle menti atomizzate, non vedo onesta' intellettuale in chi neghi come il sistema elettorale non qualificato ( e la qualifica non esclude altra significativa modalita' di quella proposta da Toniolo) non sia per cio' stesso manipolato e manipolatore.
In Italia per esempio, oggi si e' divisi in settori elettorali scelti da xyz... Questi settori sono determinati in modo che siano gia' significativi per xyz.... Elettori sono spostati preventivamente da settori elettorali ad altri per motivi determinati da xyz...
Oggi, ad esempio in Italia, sono i singoli che votano, ma non come persone di una societa', ma come individui impersonali, in un sistema demagogico, sia pur partitico. Basta che tutti votino e che il numero appaia. Ma e' il numero o la persona individua che conta?... il sistema o la societa', che conta?...
Forse dobbiamo pensare a qualificare meglio il voto per avere i risultati migliori e significativi, validi, stabili, sicuri, corrispondenti...soddisfacenti.
Beato Giuseppe Toniolo, aiutaci!
(1) G. TONIOLO, Herbert Spencer nelle scuole sociologiche contemporanee:Rivista internazionale di scienze sociali e discipline ausiliarie (1904), in L'odierno problema sociologico. Studio storico critico: Opera Omnia , serie 3, sociologia e problemi sociologici contemporanei, vol.1 , pp. 459-460).
(2) (2)G. TONIOLO, Precisazioni sul referendum: Atti del ii congresso cattolico italiano degli studiosi delle scienze sociali: Democrazia cristiana. Istituti e forme, vol 2: Opera Omnia, serie 4 Iniziative sociali, vol. 2, pp. 269-271
(3) op. cit: ivi, p.271.
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